Come si organizza uno swap party

Una festa per stare insieme e intanto non sprecare oggetti, risparmiare e promuovere riuso e riparazione. Tra i consigli: scegliete un luogo facile da raggiungere e donate ciò che avanza.

Come organizzare uno swap party

Lo swap party non è un mercatino delle pulci in versione casalinga, ma piuttosto un’idea, molto pratica e allegra, di stare in compagnia, divertirsi, e fare alcune cose utili in funzioni anti-spreco. Le più importanti: recuperare oggetti e indumenti che non utilizziamo più e rischiamo di lasciare abbandonati nei nostri armadi, risparmiare evitando acquisti inutili o troppo costosi, diffondere la cultura del riuso, della riparazione e del riutilizzo.

Come funziona

Anche nel lifestyle italiano si è ormai consolidata la tendenza, di origine anglosassone, delle feste in cui è possibile scambiarsi capi d’abbigliamento, accessori ma anche mobili, giochi per bambini, apparecchi elettrici ed elettronici, libri: l’importante è che siano tutti in buono stato.

Il nome swap party deriva dal termine inglese “to swap”, che significa appunto “scambiare”.Un modo per rinnovare il proprio guardaroba o dare un tocco di originalità alla casa senza spendere nulla e in maniera ecosostenibile attraverso il recupero e il riuso di materiali che altrimenti finirebbero gettati via. Barattare un capo che non piace più o non si può più indossare o un oggetto di cui non si ha più necessità permette di fare shopping in stile “Non sprecare”, senza rinunciare allo stile.

Come si organizza

Scegliete un posto spazioso, facilmente raggiungibile da tutti anche con i mezzi pubblici: tutto dipende ovviamente dal numero di persone che prenderanno parte allo swap party. Se si tratta di un evento ristretto al proprio gruppo di amici allora è possibile organizzare il tutto anche in casa, al contrario si potrebbe optare per l’affitto di una sala, ma anche più semplicemente, ed a costo zero, in un parco, in un giardino pubblico, in un circolo, in un centro culturale, in uno spazio destinato di solito al coworking.

Una volta scelta la location, è fondamentale fare in modo che si tratti di un ambiente accogliente in cui le persone possano anche socializzare. Prevedete della musica rilassante (niente bombardamenti dei timpani) in sottofondo e magari un semplice buffet, con qualche dolce, aperitivi e bevande preparati in casa.La sobrietà è un ingrediente essenziale, quasi l’anima, di uno swap party.

Come invitare le persone

Quello dell’organizzazione dello swap party può rivelarsi un momento molto divertente. Per cominciare, il modo migliore per invitare tutti gli amici, ma anche tutte le persone che possono essere interessate (a partire dai vicini di casa e di quartiere) è senza dubbio quello offerto dai social network: ad esempio potreste creare un evento e inviarne l’invito a tutti i propri contatti. Ottime anche le mail. Se poi volete rendere originale l’invito, associate a quello virtuale anche una cartolina da consegnare a mano ai vostri amici.

Quando fare uno swap party

Lo swap party si può organizzare in qualsiasi periodo dell’anno, ma i momenti più adatti sono senza dubbio quelli del cambio stagione. Allora, conservando o riportando nell’armadio i vestiti estivi o invernali, ci rendiamo conto dei capi che di sicuro non indosseremo più e che, lasciandoli nei cassetti e nei guardaroba, stiamo semplicemente sprecando.

Tenete sempre presente, a proposito di sprechi consumati nelle nostra mura domestiche, che circa un terzo del guardaroba, invernale o estivo, non viene utilizzato. Spesso abbiamo abiti che abbiamo completamente dimenticato e che comunque non indossiamo più.

Che cosa portare a uno swap party

Non esiste un vero limite alla tipologia di oggetti da portare a uno swap party, e si possono anche organizzare “feste dello scambio”, dedicate a una specifica tipologia di prodotti: solo abbigliamento, solo libri, solo elettrodomestici di diverse dimensioni.

 Tutti i partecipanti portano con sé un certo numero di oggetti  che poi vengono divisi in categorie sulla base della marca, della qualità e così via. Ad ogni capo viene assegnato un cartoncino colorato su cui viene indicato il valore di scambio: questo consente di poterlo scambiare con articoli della stessa categoria e valore. Fatto questo, ai partecipanti non resta che accordarsi l’uno con l’altro sullo scambio dei rispettivi articoli. Per favorire lo scambio ed evitare che si accumulino troppi capi, stabilite il numero massimo di prodotti che ogni persona può portare con sé. Prevedete inoltre la presenza di un camerino in cui i partecipanti allo swap possano provare i diversi capi.

Baby swap party

I bambini crescono in fretta e succede spesso che i capi che fino a qualche tempo prima calzavano perfettamente, ad un certo punto diventano troppo piccoli. Le mamme lo sanno, a volte se il bambino ha ricevuto tanti vestitini in regalo, non si fa neppure in tempo a farglieli indossare tutti che è già cresciuto. Un motivo in più per non sprecarli e scambiarli con i capi inutilizzati dagli altri bambini.

Che fare con ciò che avanza

Una bella idea, per concludere in bellezza uno swap party, con lo sguardo che si allunga anche verso gli altri che non hanno oggetti dai quali liberarsi, ma semmai non possono permettersi alcun acquisto, è informare i partecipanti di una regola: tutto ciò che avanza al termine della festa, e non viene scambiato, sarà donato. Se avete questa intenzione, farete bene a prevedere, già nell’organizzazione iniziale dello swap party, un accordo con un’associazione di volontariato pronta a ritirare tutto ciò che non è stato scambiato durante la festa.

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