Il diritto alla riparazione, scolpito in una legge a livello europeo, è entrato, dal 30 luglio 2024, nella fase esecutiva. Adesso nessuno potrà più sentirsi dire: «Mi dispiace, deve cambiare il suo elettrodomestico perché non possiamo ripararlo e non esistono più i pezzi di ricambio».
Gli effetti favorevoli, per il consumatore, di queste norme, che ancora in tanti non conoscono, sono tre. Il primo è che qualsiasi elettrodomestico (televisori, lavastoviglie, lavatrici, smartphone, computer, etc…) si possono riparare: il proprietario ne ha diritto. E l’operazione va fatta in tempi brevi. Secondo vantaggio: produttori e rivenditori hanno l’obbligo di fornire i pezzi di ricambio per le riparazioni. Terzo: ogni stato membro dell’Unione europea dovrà creare un sito nel quale siano indicati tutti i riparatori più vicini, a disposizione del consumatore. In teoria, si tratta di un cambiamento epocale nell’universo dei consumi e dei relativi diritti. In pratica, bisognerà vigilare per capire se e come la normativa europea sarà davvero applicata.
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