Himalaya, aumentano gli alberi e diminuisce la neve. A rischio le sorgenti dei fiumi

Su queste montagne nascono dieci tra i più importanti fiumi asiatici. E da qui arriva l'acqua per 1,4 miliardi di persone. Come finirà questa disponibilità idrica?

La vegetazione avanza. In una fascia di altezza dai 4mila ai 6mila metri sopra il livello del mare, ma anche oltre. Siamo sull’Himalaya, dove le pendici e in generale la zona compresa tra la linea degli alberi e le nevi perenni, stanno diventando sempre più verdi. Un segnale non certo positivo, collegato ai cambiamenti climatici ed effetto del surriscaldamento.

HIMALAYA PROBLEMA NEVE

I risultati sono stati definiti da uno studio delle immagini satellitari della catena montuosa, tra l’Afghanistan e la Birmania, pubblicato sulla rivista Global Change Biology. Ma l’effetto di una vegetazione che si allunga e raggiunge quote sempre più alte è devastante per l’intero ecosistema della zona e in particolare per il fatto che in quest’area nascono dieci tra i più importanti fiumi asiatici. Qui, tra le montagne più alte del mondo, scorre l’acqua che finisce nelle case di 1,4 miliardi di persone.

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RISCALDAMENTO CLIMATICO HIMALAYA

Che cosa può avvenire in seguito all’aumento della vegetazione? Gli scienziati non hanno ancora risposte certe in proposito, e dunque non è il caso di lanciare allarmi eccessivi o ancora non provati. Ma sicuramente le piante possono modificare, sull’Himalaya come ovunque, il ciclo dell’acqua, e quindi sono in grado di influire sulla disponibilità idrica a valle. Riducendola, con danni, in questo caso, per oltre 1 miliardo di persone

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