«Indignatevi per la mancanza di dignità dell’uomo» (Stéphane Hessel)

Una forma di ribellione attiva, ma non violenta. Innanzitutto contro le ingiustizie sempre più gravi che portano allo spreco di tante vite umane

Stéphane Hessel, scrittore e diplomatico morto all’età di 96 anni è stato l’autore di un best seller mondiale, Indignatevi (ADD Editori), che resta un testo di grande attualità, specie per le nuove generazioni, sul come atteggiarsi rispetto alle grandi ingiustizie di un mondo dove si predica la sostenibilità, la realtà (compresa la crisi climatica) è sempre più insostenibile.

INDIGNAZIONE

  • Indignarsi non è un gesto passivo, al confine della contemplazione. E’ una forma attiva e organizzata di ribellione, che esclude un solo metodo: la violenza.
  • Indignarsi oggi significa innanzitutto rifiutare l’idea che il mondo sia condannato a un equilibrio con divari economici e sociali sempre più ampi. E con una crisi climatica che si può solo contenere.
  • Indignarsi è un messaggio impregnato di ottimismo della volontà.
  • Indignarsi è un modo per  essere attivi, a qualsiasi età. E non spegnersi prima del tempo.
  • Chi non ha sdegno, non ha ingegno. Una sintesi molto efficace sull’indignazione di un antico detto popolare.

PICCOLI GESTI, GRANDI VANTAGGI:

  1. L’elogio della gentilezza, essere educati fa bene alla salute
  2. La riscoperta del bacio: fa bene (video). Alla nostra vita, e non solo alla salute
  3. Vivere con leggerezza: la vita forse si allunga, ma sicuramente migliora
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