
GUIDA CON CELLULARE
Speriamo che non ci siano pasticci e nuovi rinvii in Parlamento, e passi una linea dura, durissima sui cellulari al volante. A partire dal ritiro della patente per chi si comporta in modo così sciagurato, mettendo a rischio di spreco la propria vita e quella degli altri. Purtroppo non ci sono alternative. Nei primi sei mesi continuano ad aumentare, più 18 per cento, a ritmo impressionante, incidenti e multe. E’ come se gli italiani alla guida non volessero proprio sentirci da questo orecchio.
Di fronte all’enorme spreco di salute e di vite umane, per effetto della folla idea di guidare l’auto e di parlare contemporaneamente con il cellulare oppure usare lo smartphone per mandare messaggi, si prova finalmente a correre ai ripari. Con misure concrete, che potrebbero presto espandersi a macchia d’olio in tutta Italia
A Roma e nel Lazio, in seguito a un utile accordo tra la Polizia stradale, la regione e la Procura generale presso la Corte d’Appello, si è deciso che in caso di incidente grave o mortale, le forze dell’ordine possono sequestrare il cellulare del conducente. Per quale motivo? Per verificare che uso se ne stava facendo al momento dell’incidente, se era attivo, se qualcuno parlava con gli auricolari o con il vivavoce, se era collegato a Internet, se era in corso un’attività sui social, e quale.
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INCIDENTI STRADALI CAUSATI DAL CELLULARE
Una misura estrema, certo, ma consentita dalla legge e motivata con la strage ormai ricorrente sulle strade per un uso improprio dei cellulari. Una strage che coinvolge vittime innocenti, a partire dai poveri pedoni, per quali il tassodi mortalità in Italia è aumentato del 4,5 per cento. Solo a Napoli, per fare un esempio, gli incidenti stradali dovuti all’uso incosciente e compulsivo dello smartphone e del cellulare sono il 35 per cento del totale. Una follia pura.
USO SMARTPHONE ALLA GUIDA
A volte sembriamo proprio un popolo di stupidi, un branco di incoscienti. Così abbiamo scoperto, da un’indagine di Istat e Aci, che il primo motivo per gli incidenti stradali è diventato l’uso frequente e scorretto, mentre si guida, di cellulari e smartphone. Lo fanno, con assoluta naturalezza, il 20 per cento degli automobilisti italiani, quasi il 50 per cento nelle regioni settentrionali. E il telefonino ci costa caro, in termini di spreco della salute, più di qualsiasi altra distrazione durante la guida, dello stato di ebbrezza e della l’alta velocità.
CELLULARE ALLA GUIDA
I rischi che arrivano da questo uso sciagurato della tecnologia si possono riassumere attraverso qualche dato scientifico. Il tempo nel quale ci ritroviamo a guidare al buio, per smanettare, varia sulla base del tipo di funzione: per comporre un numero telefonico servono sette secondi, dieci per scrivere un messaggio e 14 per scattare un selfie. Già i selfie. Su 7mila giovani europei intervistati, uno su quattro ha confessato di averne fatti durante la guida oppure di essersi distratto per controllare la posta elettronica e i messaggi sui social. Un automobilista che si infila nel buio dell’uso del cellulare durante la guida perde, in media, la visibilità di un tratto di strada tra i 300 e i 500 metri. Un’infinità. E un rischio enorme.
SANZIONI PER GUIDA CON CELLULARE
Purtroppo in questo caso non possiamo prendercela né con le leggi troppo permissive, né con la scarsità dei controlli. Parlare con il cellulare o mandare messaggi viene punito molto severamente, con la penalizzazione di 5 punti sulla patente, la possibilità di ritirarla, e una multa tra 148 e 594 euro. Dunque le sanzioni non mancano, ma il problema resta solo per la nostra incoscienza.
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