Come si evita la fame nervosa

Non ha nulla a che fare con un reale bisogno di cibo. I migliori rimedi: passeggiare, fare un bagno caldo, distrarsi. E mangiare cibi sani che aiutano a sentirsi sazi.

Come combattere la fame nervosa scaled

La fame nervosa (o fame emotiva) si manifesta con un bisogno impellente di mangiare, anche senza fame fisica, spesso solo per gestire emozioni come stress, noia, ansia, tristezza o rabbia. Un grande spreco, e non solo di cibo, ma innanzitutto di salute, in quanto, tra le conseguenze, può portare al sovrappeso se non all’obesità

Cause

La fame nervosa appartiene al gruppo di abitudini alle quali possiamo rinunciare, se solo ci impegniamo. Prima della forza di volontà, bisogna riuscire a risalire alle cause della nostra fame nervosa. Che potrebbero essere:

  • La rabbia. Mordere e ingoiare cibo, specie se è croccante, fa sentire una forma di primitiva aggressività. Il sollievo è legato a un fatto meccanico: il movimento delle mandibole che, mordendo e sgranocchiando, svolge una funzione di calmante.
  • L’ansia. Induce a un desiderio di cibi grassi e di dolci, quelli che portano dosi significative di serotonina. Dal cioccolato alle banane, si tratta di alimenti che possono contribuire a uno stato di benessere di piacere. Spesso solo transitorio.
  • Lo stress. Diverse ricerche hanno dimostrato che lo stress si associa a un’alimentazione sbilanciata, poco sana e spesso fuori orario. È alimentazione che deriva dalla fame nervosa.
  • La noia. La mancanza di obiettivi e di attività induce a mangiare piccole dosi di cibo, ma continuamente. È il tipico rito della fame nervosa.

Sintomi e differenze con la fame fisica

La fame nervosa si riconosce da alcuni sintomi:

  • Si manifesta a qualsiasi ora del giorno e anche durante la notte, e arriva improvvisamente.
  • Avete sempre voglia di aprire il frigorifero, ed è una delle prime cose che facciamo quando rientriamo a casa.
  • Gli attacchi arrivano anche pochi minuti dopo avere mangiato.
  • Il peso è fuori controllo e diventa quasi impossibile conservare quello forma.
  • Mangiate con troppa velocità e voracità.
  • Siete spesso nervoso, di cattivo umore.

La fame fisica, al contrario di quella nervosa, non arriva all’improvviso, ma gradualmente; riguarda qualsiasi tipo di cibo (e non specificamente dolci e snack); e a un certo punto ci si sente naturalmente sazi (con la fame nervosa la sensazione di sazietà può non arrivare mai).

Come tenere a distanza la fame nervosa

Se la fame è di natura nervosa, è proprio sui nostri nervi che dobbiamo agire per tenerla a debita distanza ed evitare che produca qualche danno. Possono servire e bastare alcune contromisure, facili da introdurre. Come queste:

  • Rilassarsi con calma con un bagno profumato
  • Passeggiare e camminare all’aria aperta
  • Ascoltare una musica che ci piace, meglio se classica
  • Fare qualcosa di utile e assorbente in casa: cucinare, ricamare, lavorare a maglia, realizzare piccole riparazioni fai-da-te

Altri trucchi per allontanare la fame riguardano i dettagli del nostro pasto, ovvero come lo abbiamo organizzato. Per esempio:

  • Un piatto grande induce a mangiare una quantità maggiore, viceversa un piatto piccolo si riempie con poco e anche l’apporto calorico sarà nettamente inferiore. Inoltre, il piatto piccolo ma pieno è un trucco efficace che inganna l’occhio e aiuta la mente a raggiungere prima il senso di sazietà.
  • Bere molta acqua, tisane e succhi. Aiutano sicuramente a controllare gli attacchi della fame nervosa.
  • Non è necessario auto-punirsi: se ci sono cibi che ci piacciono, senza diventarne dipendenti, possiamo
    mangiarli, magari provando a ridurli gradualmente.
  • Masticare lentamente: un modo per apprezzare il cibo, e separare la componente naturale
    dell’alimentazione da quella “nervosa”.

Come sentirsi sazi

A volte può bastare bere molta acqua durante la giornata, oppure scoprire il piacere, per esempio all’orario di una merenda (in tarda mattinata o nel pomeriggio), di uno yogurt con chicchi di melograno oppure con i semi di soia. Ancora: non è difficile, come frammento di uno stile di vita sano, stare attenti a non restare digiuni troppo a lungo, arrivando la sera a casa con un’enorme e comprensibile voglia di cibo. Il piacere della sazietà è un percorso, semplice e leggero, che attraversa però i fossi dello spreco, in quanto mangiare troppo si traduce automaticamente in uno spreco, non tanto di soldi, ma innanzitutto di salute. Si ingrassa troppo, ci si sente fiacchi e pesanti, si rischiano malattie varie, si perdono tempo e soldi, con annesso cattivo umore, per fare diete molto, in alcuni troppo, faticose.

Quando vi sentite davvero sazi dopo avere mangiato? Ogni persona può rispondere a questa domanda in modo differente, e per alcuni c’è una risposta sola: mai. La sazietà, infatti, non è una sensazione standard, ma ha un meccanismo che riporta direttamente al cervello. Il senso di sazietà, quello che ci fa venire o meno la voglia di mangiare ancora, è una risposta neurologica che arriva dall’ipotalamo. Quindi possiamo controllarla e calibrarla in modo corretto, non è meccanica, e non è indipendente dalla nostra volontà e dal nostro regime alimentare.

L’indice di sazietà

Esiste perfino un indice di sazietà, misurato per ciascun tipo di cibo. E qui c’è una scoperta importante che dobbiamo conoscere: non è vero che sono i cibi più grassi, dalla carne a menù a base di burro, che saziano meglio e fanno passare l’appetito. Al contrario, ci sono alimenti molto naturali che hanno indici di sazietà elevati. Per esempio le carote hanno un indice di sazietà del 3,8; le arance del 3,5 e il pesce alla griglia del 3,4. Quindi ci sono diversi cibi freschi e sani che ci riempiono lo stomaco e non accendono il desiderio di continuare a mangiare.

Un secondo elemento per sentirsi sazi riguarda la quantità dei piatti. Un antico proverbio ci raccomanda di mangiare di tutto, ma con moderazione. Proprio per sentirci sazi nel modo giusto. Ma purtroppo non funziona sempre. E anzi, ci sono persone che a tavola hanno bisogno di vedere piatti colmi (che tra l’altro non sono  il massimo in termini di galateo) per sedare o ridurre la voglia di cibo. A loro in particolare bisogna ricordare il contenuto di un recente studio della Penn University che ha dimostrato la relazione tra grandezza della porzione e sensazione di sazietà.

Come si previene la fame nervosa

Se avete la tendenza alla fame nervosa può essere utile anche provare alcune contromisure preventive:

  • Riducete al minimo i cibi salati e troppo zuccherati 
  • Mangiate anche cinque volte al giorno, con piccoli spuntini che aiutano a spezzare la sensazione di fame
  • Evitate l’acquisto di cibo-spazzatura da tenere a portata di mano
  • Non andate a fare la spesa digiuni
  • Fate un’attività fisica impegnativa e continuativa
  • Pasteggiate sempre seduti, in luoghi tranquilli in modo da non stressarvi
  • Mentre mangiate, non usate telefonino, smartphone, televisore e computer
  • Masticate lentamente
  • La fame nervosa colpisce in particolare di notte: se vi svegliate, per riprendere sonno leggete qualcosa, fate una breve passeggiata, senza però passare dalla cucina

Perché gli uomini hanno più fame delle donne

Gli uomini hanno più fame delle donne, specie nei mesi estivi. Secondo una ricerca pubblicata su Nature Metabolism, gli uomini presi in esame, tra i mesi di marzo e settembre, hanno assunto circa il 17 per cento in più di calorie rispetto alle donne che probabilmente sono più protette dai loro estrogeni.

Come mangiare sano e sentirsi sazi

Ci sono poi alcuni accorgimenti pratici, semplici ed efficacissimi per sentirsi sazi in modo piuttosto veloce senza esagerare con il cibo e senza ritrovarsi continuamente a desiderane altro. Primo: non sedetevi a tavole molto affamati. Gli spuntini durante il giorno servono anche a questo, riducono l’appetito e la quantità di cibo necessario per soddisfare la sensazione di sazietà. Secondo: bevete molto, l’acqua spezza l’appetito e riduce la voglia di cibo. Terzo: scegliete le verdure, e in alcuni casi anche la frutta, per antipasto. Potete abbondare con questi cibi, come abbiamo visto, e partire bene per azzerare la voglia di sazietà. Infine, imparate a mangiare lentamente. Non solo aiutate la digestione e avrete meno problemi con stomaco e pancia, ma la sensazione di sazietà aumenterà, e non di poco. Sentirsi sazi, in modo sano e godendo di una piacevolissima sensazione di benessere, è sempre sinonimo di una scelta di vita sostenibile, a tavola. Ovvero: non cedere alle tentazioni della fame compulsiva. Aiutandosi con un minimo di conoscenza di alcuni fattori essenziali, ben individuati sul piano scientifico. L’acqua, e tutti gli alimenti ricchi di acqua (a cominciare dalla frutta), come dicevamo all’inizio, può essere preziosa per allontanare o ridurre la fame. Un motivo in più per bere molto nel corso della giornata. La sazietà si alimenta grazie a proteine e fibre. Le prime le trovate nei legumi, nella carne bianca (tacchino e pollo), nelle uova e anche nei latticini. Le fibre, invece, sono parte integrante dei cereali integrali, della frutta secca e degli yogurt che, con i semi di chia, aggiungono alle loro proprietà anche acidi grassi essenziali. Ideali per saziarsi nel modo giusto.

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Fame nervosa e sonno

Un altro fattore che incide molto sulla fame nervosa è il sonno, e in particolare l’orario nel quale si va a letto. La Società Italiana di Nutrizione umana ha classificato le persone in gufi, che vanno a letto e si svegliano più tardi; e allodole che invece vanno a letto e si alzano più presto. Le statistiche dicono che i gufi consumano più dolci, più bibite gassate e fast food. E quindi hanno più fame. Con una maggiore assunzione giornaliera di calorie, grassi e carboidrati.

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