Davines Village: se la sede dell’azienda è un gigantesco orto

A Parma, 66 ettari su 77 del quartiere generale del Gruppo Davines sono coperti da vegetazione. Con tanta acqua dappertutto. Un ambiente di lavoro molto sostenibile

Il quartiere generale di un’azienda che sembra un gigantesco orto, con 66 ettari di vegetazione, a tutto tondo, su 77 complessivi. Il Davines Village è molto più di un progetto sostenibile di un gruppo, con sede a Parma, specializzato in prodotti per la cura dei capelli e della pelle. È un modo per dare una caratura e un’identità unica a un ambiente di lavoro, senza dimenticare, ovviamente, il marketing che nasce da un’operazione di questo genere.

DAVINES VILLAGE

Fiori di cioccolato, banani di montagna, piante aromatiche e officinali (dalla menta alla maggiorana, dal timo alla salvia), piante curative (dall’ibisco antinfiammatorio all’achillea millefoglie per i problemi al cuoio capelluto). E ancora: piante profumate, dalle rose alle peonie, alberi da frutta, ortaggi, e tanti spazi all’ombra con prese elettriche per consentire ai dipendenti di lavorare all’aperto.  Al centro del progetto c’è l’acqua, con bellissime fontane e vasche. «Per noi rappresenta la vita» spiega Tommaso del Buono, paesaggista e architetto, socio dello studio inglese che ha realizzato il progetto di Parma.

All’interno della cittadella-giardino del Gruppo Davines, oltre al quartiere generale, ci sono alcuni laboratori di ricerca, un settore di produzione, un ristorante, un’area per il relax e un’altra destinata alla formazione. L’idea della sostenibilità è coniugata al benessere, innanzitutto di chi lavora all’interno della società.

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NIENTE PLASTICA AL DAVINES VILLAGE

La sostenibilità in questo giardino ricco di acqua si declina anche attraverso alcune scelte di fondo. Primo: nel Villaggio non si usa la plastica monouso, per qualsiasi tipo di bevanda o per le stoviglie. Piatti, bicchieri, posate: tutto in vetro o in porcellana o in acciaio. A disposizione dei dipendenti ci sono borracce per bere l’acqua delle fontane filtrata. Secondo: zero packaging. I prodotti tipo gli snack sono freschi e non sono previste vendite di caffè e tè attraverso le macchinette con le cialde. Terzo: il cento per cento dell’energia dell’intero Davines Village arriva da fonti rinnovabili.

Le immagini sono tratte dal portale del Gruppo Davines

Il progetto “Davines village” è in concorso per il Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Aziende”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE:

 

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