
La crisi e l’abbattimento del debito pubblico imporranno "ripensamenti delle politiche di bilancio e della spesa pubblica". Giorgio Napolitano, nel corso del tradizionale incontro al Quirinale con i candidati ai David di Donatello, è tornato sui temi economici. E anche sul tema, a lui caro da sempre, della necessità di non impoverire la cultura.
In questo senso, il presidente della Repubblica ha elogiato l’attività di Giancarlo Galan, il ministro che ha sostituito Sandro Bondi: "Ha dato il senso di una convinzione e volontà politica per la valorizzazione e per lo sviluppo del nostro cinema che ci inducono a guardare con maggiore fiducia, pur senza smarrire la consapevolezza delle difficili prove che attendono il nostro Paese, compreso l’indispensabile abbattimento del nostro debito pubblico nell’ambito degli impegni europei". Sempre nell’ambito della volontà di "garantire alle attività culturali in Italia i necessari sostegni. Tutti dovremo dare il nostro contributo non solo critico ma anche propositivo". Napolitano, insomma, ha riconosciuto al governo l’inizio di un cambio di rotta positivo, nel sostegno allo spettacolo; un clima diverso testimoniato anche dal clima più disteso della cerimonia di quest’anno. Sono state prese decisioni e non solo annunciati degli impegni". Il riferimento è, probabilmente, al ripristino di strumenti come il tax credit.
Al capo dello Stato, nel corso dell’incontro, è stato consegnato un David di Donatello speciale per i 150 anni dell’Unità. Un premio, ha commentato Napolitano, "destinato all’Italia per avercela fatta dal 1860 ad oggi: non è stato facile e non è stato poco". Da qui "i motivi di orgoglio e fiducia di questa grande impresa e del suo successo", senza la quale "noi italiani saremmo stati spazzati via dalla scena della storia". Così ora ci troviamo davanti "un’Italia unita – dice ancora il capo dello stato – che ha dentro di sè tanti segni di divisione ma anche un patrimonio di cui essere orgogliosi e da valorizzare".
Poi Napolitano – alla presenza di Galan, del presidente dell’Ente David Gian Luigi Rondi e del gotha del cinema italiano – ha consegnato la medaglia della presidenza della Repubblica a Ettore Scola. Un paio d’ore prima della cerimonia di consegna dei David, che si tiene all’Auditorium Conciliazione.