Giochi di strada: i comuni che li consentono

E così costringono gli automobilisti a rallentare in centro. Pallone, bocce, corsa, corda: cose che erano diventate vietate

comuni dove i bambini possono giocare per strada

Attenzione, qui i bambini giocano ancora per la strada. A Roccavignale, in provincia di Savona, ci sono ben sette cartelli, nelle diverse borgate del comune, con questo avviso. Un modo per proteggere i bambini e dare loro lo spazio esterno necessario al divertimento di gruppo, e avvisare gli automobilisti per farli rallentare. Anche a Sfruz, incantevole borgo del Trentino nel cuore della Van di Non, l’amministrazione comunale è venuta incontro a una cinquantina di minorenni che fanno parte della sua popolazione e li protegge consentendo loro di frequentare i marciapiedi e la strada per giocare. Altro cartello, proprio all’ingresso del paese, e altro avviso.

COMUNI DOVE I BAMBINI POSSONO GIOCARE IN STRADA

Iniziative analoghe sono state prese in diversi comuni, da Nord a Sud, da Cazzago (in provincia di Varese) e Vione (Brescia) a Rignano Garganico (provincia di Bari) e Monterosso Almo (Ragusa). Passando per Mamoiada (in Sardegna, provincia di Nuoro) e Tagliacozzo (L’Aquila).  Qui gli amministratori consentono di giocare con il pallone, le bocce, i pattini, la corda. O anche con la semplice corsa. E proteggono i bambini garantendo la bassa velocità delle auto.

Sembrano iniziative minori, di poco conto. Ma a maggior ragione in tempi di pandemia, quando anche i bambini sono costretti a passare gran parte del loro tempo a casa e magari frequentano la scuola online, a distanza, la possibilità di avere degli spazi liberi, all’esterno delle mura domestiche, diventa fondamentale. Giocare all’aria aperta, con la semplicità di una volta, aiuta a socializzare, crea relazioni, aumenta il livello di empatia dei bambini e ne diminuisce le tensioni. Un aiuto importante anche per le famiglie che, spesso, non riescono in case piccole a rendere sereni i bambini lasciandoli liberi con i loro divertimenti.

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COMUNI CHE FANNO GIOCARE I BAMBINI IN STRADA

Negli ultimi decenni si è fatta strada una strana tendenza nei giochi e nell’educazione dei bambini: la tendenza ai divieti. Specie sul suolo pubblico. E ci sono comuni che hanno fatto ordinanze con specifici divieti di giochi. Come nel caso del lancio delle palle di neve, vietato a Ponzano Veneto, o del gioco della trottola, punito a Terni. Con i comuni che restituiscono la strada ai bambini e chiedono agli automobilisti un semplice, piccolo sacrificio nella guida, questa incredibile tendenza si inverte. E la città torna a essere di tutti, grandi e piccoli.

Photo credit immagine di copertina: Repubblica.it

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