Come si riconosce un narcisista? Quali sono le sue caratteristiche? E come si affronta? E’ bene attrezzarsi di fronte a persone che hanno i connotati inequivocabili del narcisista, anche per evitare di sprecare rapporti umani e di avere qualche brutta delusione.
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COME RICONOSCERE UN NARCISISTA
Il narcisismo è un tratto della personalità innato in ognuno di noi. A piccole dosi aiuta a vivere meglio perché tiene sufficientemente alto il livello di autostima ma spesso rischia di prendere il sopravvento, soprattutto nei rapporti di coppia. In natura, generalmente, il narcisista è l’uomo e il motivo è scritto nel suo Dna. Il “maschio” sente l’istinto del capobranco e per diventarlo sfrutta le capacità innate (almeno per alcuni!) nel far valere le proprie scelte, idee e gusti. Capacità che talvolta rischiano di sfociare in prevaricazione e violenza psicologica nei confronti della partner che si ritrova davanti un moderno Narciso tanto infatuato di se stesso da perdersi nella proiezione del proprio ego. In questi casi la donna si sente sfruttata dal compagno, sopporta regolarmente rifiuti e insulti (il narcisista ha sempre ragione e non ammette mai repliche) e ha la percezione di essere manipolata nelle sue scelte.
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NARCISISTA PATOLOGICO
Portato all’estremo, questo tratto della personalità può diventare una vera e propria patologia riconosciuta dalla comunità scientifica. Spesso il narcisismo tende a svilupparsi eccessivamente nei soggetti che hanno patito delle umiliazioni e che, per autodifesa, hanno costruito a dismisura il proprio sé soprattutto cercando di manipolare gli altri. Solitamente il narcisista ama parlare di se stesso, e difficilmente riesce a provare un sincero interesse per le opinioni degli altri che, quando sono in contrapposizione con le proprie, sono sempre errate. Ha un accentuato senso di superiorità nei confronti di chi gli sta intorno e della partner. Quando non riesce a prevaricare o manipolare la controparte, tende a suscitare nell’altro emozioni negative, come senso di colpa e tristezza, semplicemente per attirare l’attenzione. Un classico in questi casi è: “tu non mi capisci” o “non ti va mai bene niente”. Nel rapporto di coppia, bisogna fare molta attenzione quando si ha che fare con un narcisista patologico. Purtroppo il passaggio dalla manipolazione alla violenza fisica per ottenere ciò che si vuole è davvero breve. La maggior parte delle donne, non essendo delle specialiste, non hanno a disposizione gli strumenti per poter riconoscere con certezza questo disturbo della personalità ma se si sentono spesso umiliate o sfruttate forse è il caso di chiedere l’aiuto di uno specialista.
NARCISISMO SEGNALI
- Vuole essere sempre al centro dell’attenzione. Anche quando non ci sono buoni motivi, il narcisista non ama la seconda fila. E’ lui che vuole stare al centro della scena, sempre e comunque.
- Zero empatia. La diretta conseguenza è che il narcisista non conosce la parola empatia, è molto poco interessato alle ragioni ed ai problemi degli altri. Non ama immedesimarsi se non in se stesso.
- Niente dubbi. La persona narcisista non conosce la potenza del dubbio, ha la sua verità e non intende metterla in discussione. Chi non la pensa come lui comunque sbaglia, e il narcisista non ha intenzione di cambiare idea. Anche di fronte alla forza dell’evidenza.
- Parla con monologhi. Non conoscendo il dubbio e l’ascolto delle ragioni altrui, il narcisista tende a parlare con il monologo. Se la suona e se la canta.
- Usa i sensi di colpa. Qui il gioco diventa sottile sul piano psicologico: per condizionare gli altri, e possederli con la propria personalità, il narcisista utilizza i loro sensi di colpa. Sono sempre gli altri a sbagliare, lui è infallibile.
- Niente scuse. Un’altra parola sconosciuta nel linguaggio del narcisista è invece fondamentale nel lessico della gentilezza: scusa. Lui non riconosce mai un errore, non vede gli altri, non concede attenuanti. E quindi, perché chiedere scusa?
COME TRATTARE UN NARCISISTA
Molto spesso il narcisismo di vostro marito o del vostro compagno, però, non è un tratto così preponderante della sua personalità quindi in una certa misura può essere “controllato”. Quando, ad esempio, avete la sensazione che non riesca ad immedesimarsi nei vostri problemi e che non vi ascolti, utilizzate un semplice espediente. Ditegli di provare a immaginare di essere lui stesso in quella situazione, in questo modo si sentirà al centro dell’attenzione ma sarà costretto a mettersi nei vostri panni.