Bollette luce e gas: come si leggono per risparmiare

Per trovare l'offerta giusta c'è una voce da guardare: quanto paghiamo a kWh. Il confronto tra mercato libero e tutelato. Trucchi e trappole da evitare

come leggere le bollette
Mercato libero o tutelato? E con quale dei 723 fornitori di gas e luce che in Italia ci martellano con le loro telefonate, attraverso i call center, talvolta invadenti e inopportune? Dalle risposte a queste domande possono dipendere i nostri risparmi sulla principale voce di spesa del budget domestico, schizzata verso l’alto per una serie di fattori ormai fuori controllo.

COME LEGGERE LE BOLLETTE DI LUCE E GAS

Il primo modo per risparmiare sul costo della bolletta energetica, luce e gas, è imparare a leggerla. Non è una cosa semplicissima, ma indispensabile. Purtroppo nonostante diversi passi avanti, anche sotto la pressione dei consumatori, le bollette dei gestori restano spesso, anche per la solita montagna di leggi e di regolamenti che complicano tutto, non facili da decifrare.

COME CAPIRE UNA BOLLETTA?

Per riuscirci, limitatevi all’essenziale. Innanzitutto controllate i vostri dati riportati in bolletta e il tipo di contratto che avete stipulato: verificate che tutto quadri. In secondo luogo, concentratevi sulla parte relativa alle spese. Sono di quattro tipi, e devono risultare differenziate in modo chiaro. C’è la spesa per la fornitura del prodotto, che per essere sotto controllo è bene che sia monitorata da voi, almeno ogni tre mesi, e poi comunicata alla società. Tenete presente che sono queste le spese sulle quali si gioca la partita della concorrenza (le altre sono uguali per tutti), e per tutti i tipi di confronti vi potete fare aiutare da siti affidabili, come ComparaSemplice.

Si tratta di una piattaforma che consente un confronto con tutti i più importanti gestori, e opera in 30 paesi diversi in 4 continenti: grazie alla completezza dei dati, non solo consente di fare i necessari confronti, ma di individuare la tipologia di bolletta più adatta ai consumi di ciascuna persona e di ciascuna famiglia.

Le altre voci di spesa riguardano i costi per trasporto, manutenzione e gestione dei contatori; oneri di sistema (tra i quali rientrano anche in finanziamenti per l’energia da fonti rinnovabili); l’aggiunta di Iva e accise, che devono essere sempre indicate in bolletta. Una volta l’anno, infine, c’è anche la spesa per il canone Rai.

Ovviamente la correttezza delle bollette deve essere garantita secondo le direttive imposte dall’autority che regolamenta il mercato libero energetico dell’Italia, ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, nota ai più come ex AEEG – Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (la denominazione dell’autority è stata cambiata proprio nel 2018).

PER APPROFONDIRE: Condominio condiviso, risparmiare con l’efficienza energetica e con servizi comuni

COME LEGGERE LE BOLLETTE DI LUCE E GAS

Per quanto riguarda i termini della bolletta, alla scadenza di ciascun contratto, con un tempo non superiore ai 2 mesi, il fornitore comunica come cambierà la tariffa applicata, informando il consumatore sul costo che sarà applicato ai kWh dopo il termine del contratto.

Se il cliente sceglie di restare con lo stesso fornitore, dovrà semplicemente rinnovare il contratto. In caso contrario, invece, la disdetta va comunicata con almeno 60 giorni di anticipo e si può decidere così di fare un cambio di fornitore e passare a un’offerta più vantaggiosa economicamente. La recessione dal contratto, grazie alla liberalizzazione del mercato, non prevede il pagamento di penali e i consumatori possono scegliere in tutta libertà quali operatori nel mercato offrono il miglior rapporto qualità-prezzo.

COME FACCIO A CAPIRE QUANTO PAGO A KILOWATTORA?

Nella bolletta di luce e gas ci sono alcune voci, dall’Iva ai costi per trasporto e oneri di sistema, che sono uguali per tutti i fornitori. Non sprecate tempo: attraverso queste voce di spesa non potete fare alcuna comparazione utile per il vostro risparmio. L’unica cosa che conta per individuare l’offerta più conveniente è capire quanto paghiamo a kilowattora (kWh) : è la materia prima, che incide per l’80 per cento sulla bolletta elettrica e per il 75 per cento su quella del gas. Una volta isolata la voce di spesa della sola energia, basta dividerla per il consumo fatturato e avrete il costo a kilowattora. A questo punto potete andare sul sito ufficiale di ARERA (ilportaleofferte.it), guardare tutte le tariffe a confronto e metterle a paragona con la vostra, per poi decidere la soluzione più conveniente anche sulla base delle vostre esigenze di consumatore.

COME CONFRONTARE LE OFFERTE DI LUCE E GAS SUL MERCATO

Le opzioni per il consumatore sono di fatto due: regime di tutela e mercato libero. Non fatevi ingannare dai nomi, dalla propaganda, e dalle classifiche dei gestori che circolano online (in genere si tratta di fake news). I fatti dicono soltanto che con il regime di tutela il consumatore paga il prezzo definito dall’AREA ogni tre mesi, con tutte le conseguenze che ne derivano. Nei primi tre mesi del 2022, per fare un esempio, i costi luce e gas per i clienti con contratti con il regime di tutela sono aumentati tra il 50 e il 70 per cento. Con la formula del mercato libero, il prezzo è fissato dall’azienda che compra l’energia e poi la rivende sulla base delle sue strategie commerciali, sul peso che sul mercato. Al consumatore possono venire offerte sue soluzioni, come nel caso dei mutui: prezzo fisso per un certo periodo di tempo (anche più di un anno) oppure variabile. Nel primo caso ovviamente l’azienda vincolerà il cliente alla durata del contratto come contropartita alla certezza che, in quel periodo, non ci saranno aumenti.

OFFERTE DI LUCE E GAS CON IL TRUCCO

Districarsi in questa giungla di offerte può diventare problematico: ecco perché vi abbiamo suggerito il metodo semplice di individuare il costo del kilowattora per poi procedere ai confronti e alla scelta finale. Ma attenzione a trappole e trucchi da parte dei fornitori. Per esempio: vi offrono una fornitura vantaggiosa, ma in cambio impongono l’acquisto di un impianto fotovoltaico che costa almeno 5mila euro. Oppure: lo sconto ha un periodo molto limitato durante il quale viene applicato; se superate il consumo entro il quale c’è il “tutto compreso” il costo della fornitura va alle stelle. Sembrano dettagli, ma fanno la differenza in termini di costi. E si scovano solo in un modo: imparando a leggere le bollette.

I CONSIGLI PRATICI PER RISPARMIARE GAS E LUCE 

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