Il plumbago è una pianta rampicante sempreverde che conta circa una dozzina di specie tra le quali ne vengono coltivate normalmente due, P. capensis (detto “gelsomino azzurro”), a fiori azzurro intenso riuniti in spighe terminali, e P. rosea (talvolta a portamento arbustivo e non rampicante) a fiori porpora-scarlatti. Le foglie sono da oblunghe a ellittiche. La specie P. europaea (piombaggine) cresce spontanea anche in Italia.
L’origine del plumbago è in Sudafrica, in particolare dalle parti del capo di Buona Speranza, ma alcune specie partono dall’Europa meridionale, e in effetti le alte temperature sono una condizione essenziale per consentire a questa pianta di crescere bene e di dare i suoi fiori di un celeste puro e vivace che si può considerare unico, anche rispetto a qualsiasi tipo di fiori simili.
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Esposizione e clima
Si può coltivare all’aperto solo in zone a di clima mite, data che Ia temperatura minima che il plumbago riesce a reggere è circa 7 C (se si effettua la pacciamatura, la base della pianta resistere per brevi periodi anche a temperature più basse e germoglia in primavera). Il plumbago gradisce il pieno sole o l’ombra parziale.
Terreno e cure colturali
Il plumbago preferisce terreni fertili e ben drenati. La potatura va effettuata dopo la fioritura. Per arrampicarsi, secondo le caratteristiche strutturali della pianta, necessita di sostegni. Ricordiamo che questa pianta può raggiungere anche i sette metri di altezza, facendo concorrenza alla classica bouganville.
Irrigazione
L’irrigazione del plumbago deve essere abbondante in estate evitando i ristagni.
Semina e fioritura
I fiori si propagano per talea semilegnosa in primavera-estate. La fioritura avviene da aprile fino a ottobre.
Problemi e rimedi
Tra i parassiti animali che possono colpire il plumbago, vanno ricordati afidi e cocciniglie. Il marciume radicale può verificarsi per eccessi idrici.
Coltivazione in vaso
Per coltivare il plumbago in un vaso, bisogna scegliere contenitori di terracotta con una capienza di almeno venti litri. Ogni anno, tra marzo e aprile, la pianta va rinvasata, accrescendo le dimensioni del contenitore di almeno due centimetri di diametro. Quando il vaso ha raggiunto i 30-40 centimetri totali, allora ci si può anche fermare e limitarsi a pulire il terriccio per consentire alla pianta una crescita senza ostacoli.
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