Smart city su misura per anziani: così le città di trasformano

A Helsinki un pavimento intelligente per attraversare la strada. A Barcellona un’app per chiamare i propri cari. A Varsavia semafori più lenti, per aiutare gli anziani.

CITTÀ A MISURA DI ANZIANO –

Quando si parla di smart city, e quindi di innovazione tecnologica al servizio dei cittadini, si pensa sempre e solo a interventi che riguardano le nuove generazioni, i paladini della modernità. Non è così. Una città non può essere smart se le sue funzioni non sono collegate innanzitutto agli anziani che rappresentano la quota di popolazione in maggiore crescita. Pensate: nel 2030, ovvero tra appena 15 anni, la quota di popolazione europea over 60 sarà pari al 25 per cento degli abitanti, e molti di loro (circa i due terzi) vivranno proprio nelle città.

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SERVIZI PER ANZIANI –

A sessant’anni non si può ancora parlare di vecchiaia, ma certo di età avanzata e di nuovi bisogni e nuove domande di servizi. Per esempio: la velocità media necessaria per attraversare le strisce pedonali in totale sicurezza è 1,2 metri al secondo, un pedone anziano riesce a camminare con un’andatura compresa tra gli 0,7 e gli 0.9 metri al secondo. Che si fa? A Varsavia sono stati installati semafori più lenti e arredi urbani in grado di aiutare gli anziani a muoversi in città con sicurezza e libertà. A Helsinki il pavimento stradale intelligente registra il movimento e la posizione dei corpi e quando individua qualcosa di anomalo (per esempio una velocità troppo bassa rispetto alla circolazione delle auto) invia dei segnali di allarme.

Ancora: gli anziani che vivono in città spesso hanno il problema di collegarsi con le persone care che li seguono, ma magari dimenticano un numero telefonico oppure fanno confusione tra fisso e cellulare. Per semplificare, a Barcellona un’applicazione fornita dal comune, e facilissima da usare, consente alle persone più vecchie di connettersi direttamente, con un tablet o con uno smartphone, a un figlio, a un nipote, a qualcuno che possa dare un aiuto. Esperimenti di questo genere si stanno facendo anche in Italia, per esempio a Udine.

SMART CITY A MISURA DI ANZIANI –

Ma è importante anche capire quali sono i punti cardinali di una smart city su misura per gli anziani. Noi ne segnaliamo tre. Primo: agli sportelli degli uffici pubblici, comprese le Poste dove in genere si ritira la pensione mensile, bisogna prevedere delle corsie preferenziali, con accesso privilegiato, per gli anziani. Secondo: tra i nuovi servizi è importante comprendere anche la possibilità di accordi tra l’amministrazione comunale e punti vendita della grande distribuzione per la consegna della spesa a domicilio. Terzo: gli anziani possono essere recuperati per attività di volontariato all’interno delle aree urbane. Quali? Servizio di tutoraggio di giovani alunni  all’uscita delle scuole, giardinaggio e cura di spazi verdi, accompagnamenti turistici. Una vera smart city è una città dove si prova a non essere mai soli e inutili, specie da vecchi.

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