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CALCOLI SALIVARI
I calcoli salivari (o scialolitiasi) si formano all’interno delle ghiandole salivari, specie quelle sotto la mandibola e in casi meno frequenti le ghiandole parotidi. La manifestazione più eclatante dei calcoli salivari, che sono costituiti da sassolini formati di cristalli di calcio, è la colica salivare per la presenza di un calcolo nel dotto salivare che impedisce la fuoriuscita della saliva.
CAUSE
Le cause più frequenti dei calcoli salivari sono:
- Anomalie dei dotti salivari
- Disidratazione
- Infezioni del cavo orale
- Presenza di corpi estranei endoduttali
- Stenosi o inginocchiamento del dotto
- Formazione di tessuto di granulazione
SINTOMI
I sintomi dei calcoli salivari, che colpiscono in maggioranza persone di sesso maschile e in età avanzata, si traducono in dolore e tumefazione all’altezza della ghiandola colpita. Il dolore diventa più forte durante la masticazione, rendendo difficile anche mangiare. Altri sintomi sono: difficoltà nel deglutire cibi e bevande, secchezza della bocca con possibilità di alitosi, un grumo doloroso sotto la lingua, dolore al collo e alla faccia.
DIAGNOSI
Il primo passo da fare è una visita otorinolaringoiatrica. In alcuni casi, palpando l’area dolente, lo specialista riesce a individuare la presenza del calcolo. Quando il calcolo non è palpabile e non evidenziabile alla visita, si possono fare altre indagini diagnostiche tra cui:
- L’ecografia ghiandole salivari
- La radiografia endorale per eventuali calcoli sottomandibolari
- La Tac Cone beam 3D (CBCT) per i calcoli non visibili all’ecografia
- Lo scialo-RM se si sospetta una dilatazione o un’ostruzione di un dotto salivare
Sé queste indagini risultano negative, si può ricorrere alla scialoendoscopia che permette di esplorare il sistema dei dotti salivari e viene eseguita in anestesia locale, usando endoscopi molto sottili.
CURE
La terapia medica tradizionale, sempre e solo su indicazione dello specialista, prevede l’uso di antinfiammatori e farmaci a base di cortisone. E’ possibile anche una terapia fisica, che consiste nella litotrissia: una tecnica che consente la frantumazioni dei calcoli in pezzi molto piccoli, facili da espellere spontaneamente.
I calcoli di piccole dimensioni (4-7 millimetri) possono essere rimossi con la scialoendoscopia interventistica, eventualmente dopo essere stati frantumati con uno specifico laser ad olmio. Calcoli sottomandibolari di dimensioni maggiori possono essere asportati attraverso un’incisione del pavimento orale che permette di preservare la funzionalità del dotto salivare. Per i calcoli più grandi e molto profondi delle parotidi si ricorre alla chirurgia scialoendoscopica, eco-guidata o TAC-assistita. Il ricorso alle tecniche mininvasive permette di risparmiare le ghiandole salivari parotidi a sottomandibolari, evitando cicatrici e alt complicanze (paralisi del nervo facciale, del nervo linguale o di quello ipoglosso).
COSA NON MANGIARE CON I CALCOLI SALIVARI
In caso di calcoli salivari, è molto importante evitare alcuni cibi. Come:
- Sottaceti
- Alimenti salati o piccanti
- Agrumi
- Succhi di frutta
- Pomodori
- Bibite gassate
PREVENZIONE
Per prevenire i calcoli salivari sono opportune due cose. La prima: un’abbondante idratazione, ricordando sempre che il nostro organismo ha una necessità media di due litri di acqua al giorno. La seconda: una frequente e corretta igiene orale, che aiuta anche ad evitare le carie e l’alitosi.
Importanza della saliva: