Il bar dove il caffè costa ancora 0,70 centesimi

A Cossato, in provincia di Biella, i proprietari di un locale non toccano il prezzo della tazzina da 23 anni. e insegnano come si ferma l'inflazione

Fante di cuori è un bar che meriterebbe un Oscar da parte di tutti i consumatori italiani. Un premio vero, non come quelli che si danno a vanvera e inutilmente anche nell’universo dei consumi.

Osvaldo Paldino e Rosina Furiati, i proprietari del locale che si trova a Cossato, in provincia di Biella, sono riusciti a fare un miracolo: non toccare il prezzo del caffè in tazzina da 23 anni. in modo che al Fante di cuori il caffè costa ancora 0,70 centesimi. La metà di tanti bar di Milano e Torino, per non parlare della speculazione, con prezzi stellari, che si consuma ogni giorni negli aeroporti italiani.

La coppia ha fatto i suoi conti e ha stabilito che il prezzo giusto dovrebbe essere attorno agli 85-90 centesimi. Ma ha deciso comunque di lasciare la tazzina a 0,70 in considerazione della crisi iniziata ormai nel 2008. Questa storia, a parte la generosità tipica di una certa Italia, ci segnala due fatti importanti. Volendo, la spirale dell’inflazione si può fermare, a partire dai piccoli gesti. Pensate quanto sarebbe diversa la situazione per tutti noi se i grandi supermercati, i negozianti di generi alimentari, i ristoranti e i bar, per esempio, seguissero lo stesso percorso della coppia di Cossato. Vivremmo in un altro Paese. Seconda lezione: la speculazione è sempre difficile da separare dalle leggi del mercato. Ciò che fa la differenza è solo il senso di responsabilità delle persone.

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