Clima, nuovo studio pubblicato su le Monde: surriscaldamento più forte del previsto

Entro il 2100 il termometro potrebbe salire in media di 7 gradi. Basti pensare che negli ultimi 10mila anni è salito solo di 3-4. Le conseguenze, secondo gli esperti, sarebbero disastrose

SURRISCALDAMENTO ENORME

Entro il 2100 le temperature del pianeta aumenteranno fino a 7 gradi centigradi, un surriscaldamento globale enorme e molto rapido, con conseguenze che potrebbero essere disastrose. È questo lo scenario peggiore ipotizzato da un nuovo studio pubblicato sul quotidiano francese Le Monde.

AUMENTO SURRISCALDAMENTO GLOBALE

Realizzato da un centinaio di ricercatori e ingegneri del Centre national de la recherche scientifique (CNRS), del Commissariat á l’énergie atomique (CEA) e di Météo-France, lo studio ha elaborato nuovi modelli matematici da cui partiranno i lavori dell’Ipcc, il Panel intergovernativo sul cambiamento climatico dell’Onu. Queste ricerche alimenteranno il sesto rapporto del gruppo di esperti Onu sul Clima, previsto per il 2021-2022.

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STUDIO LE MONDE RISCALDAMENTO GLOBALE

Nello specifico, i ricercatori hanno incrociato con vari scenari socioeconomici con due modelli matematici che prevedono fino al 2040 un aumento della media globale fino a due gradi centigradi. Questo surriscaldamento sarà indipendente dalle politiche adottate per ridurre l’emissione di gas serra perché è figlio dell’inerzia del sistema climatico. Riforme green che però saranno decisive per gli anni a venire. Se la progressiva crescita economica di zone relativamente povere del pianeta dovesse essere veicolato attraverso combustibili fossili, sarà inevitabile un aumento che potrebbe sforare i 6,5 gradi per arrivare fino a 7 entro il 2100. Si tratterebbe di un grado in più rispetto ai modelli sviluppati nel 2012.

SURRISCALDAMENTO ENORME

Nel caso si verificassero queste proiezioni l’equilibrio del nostro pianeta potrebbe seriamente vacillare. Basti pensare che il termometro finora è aumentato di un solo grado rispetto all’era preindustriale, portando con sé una serie di disastri come: siccità più lunghe, aluvioni, e uragani più intensi. Secondo Pascale Braconnot, specialista in modellizzazione del clima presso il Laboratorio di Scienze Climatiche e Ambientali, “si tratta di un riscaldamento enorme e soprattutto molto rapido, nell’arco di cento anni”. “Durante l’ultima deglaciazione, durata 10.000 anni – aggiunge l’esperto – la temperatura è aumentata globalmente solo di circa 3-4 C”, ricorda.

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