Acciaio green: cos’è, come si produce e quanto inquina

L'industria siderurgica è una delle più inquinanti del mondo ma sta facendo notevoli progressi e accanto all'acciaio tradizionale è ormai in produzione anche l'acciaio verde

L’industria siderurgica è una delle più inquinanti del mondo. Produce, su scala mondiale, una quantità di emissioni di CO2 tra il 7 e il 9 per cento del totale: è lo stesso inquinamento provocato, insieme, da Giappone e India. La tecnologia però ha fatto importanti progressi e accanto all’acciaio tradizionale è ormai in produzione anche l’acciaio green, con un impatto decisamente inferiore sull’ambiente.

ACCIAIO GREEN

L’acciaio green, anche noto come acciaio verde, è l’alternativa sostenibile al comune acciaio, la cui produzione rilascia quantità elevatissime di CO2. Per renderlo verde bisogna puntare su processi produttivi sostenibili, che diverse aziende stanno già sprimentando grazie all’utilizzo dell’idrogeno quale vettore energetico. In questo modo si riducono notevolmente le emissioni inquinanti perché l’idrogeno, che si può ricavare dall’acqua, rilascia principalmente vapore acqueo. Purtroppo non mancano gli svantaggi: il principale “contro” è che questo tipo di produzione è molto costosa.

Ulteriore alternativa all’acciaio classico è rappresentata dalla produzione di acciaio dal riciclo di rottami ferrosi, che da un lato riduce i rifiuti, dall’altro richiede soltanto la carburazione in forno elettrico. Produrre acciaio da rottami invece che da minerale vergine significa ridurre l’input energetico del 75 per cento e risparmiare il 90 per cento dei costi per le materie prime.

COME SI PRODUCE

La produzione di acciaio parte da una serie di minerali di ferro che vengono trasformati in metalli tramite reazione di monossido di carbonio, ricavato dalla combustione del carbon coke. Normalmente il processo produttivo richiede temperature molto elevate che possono superare i 1000 gradi, dopodiché si passa al raffreddamento del materiale. Successivamente la ghisa viene trasformata in acciaio. Entrambi questi passaggi produttivi producono enormi quantità di CO2.

Cosa cambia con l’acciaio green? Le imprese che optano per la produzione sostenibile stanno sperimentando diverse strade per ridurre le quantità di CO2, sostituendo il monossido di carbonio normalmente utilizzato con altri gas dall’impatto ambientale inferiore, come l’idrogeno. Un’altra strada consiste nel produrre l’acciaio partendo da materiali ferrosi di riciclo.

QUANTO RENDE

Il problema dell’acciaio green prodotto tramite idrogeno è dovuto al fatto che il materiale, in assenza di carbonio, potrebbe risultare meno duttile e versatile. Ecco perché numerose imprese puntano su soluzioni alternative, come il già citato riciclo dei rottami ferrosi. Ulteriore problema è rappresentato dalla produzione intermittente di idrogeno verde.

DOVE SI PRODUCE

L’acciaio green viene prodotto da numerose imprese in varie parti del mondo: in Svizzera nel 2018 è nata la prima acciaieria a idrogeno del mondo, in Austria un impianto simile è nato nel 2021 e oggi produce ogni anno circa 250mila tonnellate di acciaio green. Anche a Boden, città svedese, la H2 Green Steel produce acciaio sostenibile e in Finlandia è la società Blastr Green Steel a essersi incaricata della costruzione di un’acciaieria verde presso il comune di Inkoo. L’obiettivo di Blastr è ridurre le emissioni del 95%.

In Italia ad occuparsi della produzione di tubi in acciaio verde è l’azienda di Bergamo Acciaitubi SpA. Anche l’acciaieria Abs a Cargnacco si sta muovendo nella stessa direzione e la produzione di acciaio green dovrebbe iniziare a partire dal 2024.

Per quanto riguarda l’acciaio ottenuto dal riciclo di rottami ferrosi, l’Italia è il paese che ne produce di più.

EMISSIONI ACCIAIO GREEN

Se normalmente il settore siderurgico produce circa 2,6 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, che equivale al 7-9% delle emissioni globali totali, l’utilizzo dell’idrogeno verde può ridurre le emissioni fino al 90%.

PERCHE’ L’ACCIAIO FA LA RUGGINE?

L’acciaio arrugginisce perché contiene ferro: la ruggine intacca il ferro in condizioni di particolare umidità per azione dell’ossigeno. Quindi la ruggine intacca l’acciaio quando il ferro in esso contenuto è esposto all’ossigeno, all’acqua o a una serie di agenti corrosivi per tempi prolungati.

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