Da alcuni anni il comune di Vitorchiano, in provincia di Viterbo, utilizza il digitale per gestire lo smaltimento dei rifiuti con il meccanismo del porta-a-porta con l’app gratuita per smartphone Junker (disponibile in versione iOS e Android).
Basta selezionare “Vitorchiano” per avere a portata di mano tutte le indicazioni utili, a partire dal calendario della raccolta (verificando così quanto è previsto nella propria zona di residenza) e dalla divisione per tipologia di rifiuti.
I risultati sono promettenti, e indicano che l’utilizzo capillare della tecnologia può aiutare le amministrazioni locali a organizzare meglio l’intera catena di smaltimento. Con i relativi vantaggi per i cittadini. La differenziata a Vitorchiano è ormai attorno al 77 per cento, ben al di sopra delle medie nazionali e regionali, e inoltre si sta raggiungendo un altro obiettivo importante: ridurre i rifiuti da smaltire. Il piccolo centro viterbese, infatti, è entrato nella lista dei “comuni rifiuti free”, ovvero quelli che sono riusciti a produrre un residuo secco inferiore ai 75 chilogrammi a cittadino, nel corso di un anno solare: un obiettivo che consente anche la diminuzione di un altro spreco molto frequente, ovvero i costi esorbitanti per lo smaltimento dei rifiuti, a pagamento, nelle discariche autorizzate.
L’unico punto critico è che, lungo la traiettoria della politica amministrativa mirata a realizzare più differenziata e meno spazzatura, allo stesso tempo, il sindaco e gli assessori di Vitorchiano si sono accorti che, nel 2024, la differenziata è leggermente diminuita rispetto all’anno precedente. Un segnale chiaro, che indica tre cose da tenere presente, che valgono per qualsiasi comune, grande, medio o piccolo che sia.
La prima: la tecnologia è utilissima, ma non sufficiente. Serve anche una buona organizzazione del servizio, a valle ed a monte della raccolta. E serve innanzitutto una disciplinata (anche se davvero semplice) collaborazione dei cittadini.
La seconda: utilizzare una app, come nel caso di Junker, per digitalizzare la raccolta porta-a porta è sicuramente una buona idea. Ma i cittadini che non utilizzano lo smartphone, oppure quelli che sono troppo anziani (e non sono pochi, in percentuale, nell’era della denatalità e della longevità), che cosa dovrebbero fare? Sono condannati a essere considerati residenti di serie B? Qui il comune ha il dovere di fornire assistenza, supporto e aiuto a categorie di abitanti che possiamo definire come i più fragili.
Terza cosa da tenere presente: per arrivare a rendere il sistema davvero efficiente ed efficace: il tassello del riciclo deve essere in ordine. E per funzionare ha bisogno di piccoli ma decisivi investimenti, come la creazione di punti di raccolta che garantiscono la giusta destinazione a tanti rifiuti, anche ingombranti e\o inquinanti.
Il progetto è candidato al Premio Non Sprecare 2025, nella sezione “Istituzioni”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
Foto di copertina tratta dalla pagina Fb del Comune di Vitorchiano
Altre candidature all’edizione 2025:
- Itelyum: l’azienda che estrae terre rare dai rifiuti elettrici ed elettronici
- A Corciano giocattoli, materiale scolastico e libri a chi consegna rifiuti di plastica
- Packtin: dagli scarti agricoli la produzione di farine circolari
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