VENDITA AUTO ECOLOGICHE IN ITALIA –
La ripresina c’è. Per la prima volta, dopo sei anni di continua caduta verticale, il mercato dell’automobile in Italia mostra segnali positivi. In particolare, le immatricolazione nel mese di dicembre del 2014 sono aumentate del 4,2 per cento nei confronti dello stesso mese del 2013, e si tratta di un dato anche più marcato rispetto al quadro europeo, a parte la Spagna dove il boom (+21 per cento) è legato a una generosa politica di incentivazioni.
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DIFFUSIONE DEL CAR SHARING IN ITALIA –
Ma che cosa sta spingendo il mercato dell’automobile verso l’alto? Non certo la febbre compulsiva anni Ottanta né tantomeno i nuovi stili di vita che inducono, ovunque nelle aree urbane, a utilizzare meno l’auto di proprietà scegliendo in alternativa mezzi pubblici o servizi di sharing, ovvero di condivisione (car, moto, taxi e perfino bike). No, la spinta verso l’alto arriva grazie alle auto ecologiche (ibride, innanzitutto, ma anche elettriche ed a gas): la loro vendita è cresciuta nell’ultimo mese dell’anno del 9,5 per cento, e questo ha determinato lo sprint del mercato.
MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA –
Un segnale, quindi, di come ormai i consumatori siano sempre più orientati a una nuova mobilità che si traduce in city car più piccole, meno inquinanti e in primo luogo con bassi livelli di consumo di carburante. Tutto ciò per l’Italia rappresenta un’opportunità. Sia sul piano ambientale sia dal punto di vista del risparmio. Ma anche per l’economia e per il sistema dell’indotto che gravita attorno al settore dell’automotive. Un esempio? Le due principali aziende italiane leader nei sistemi di alimentazione a gas per autoveicoli, la Landi Renzo di Reggio Emilia e la MTM-Bre di Cherasco , insieme valgono il 60 per cento dell’intera produzione mondiale. Un bel primato, tutto da difendere.