Terre ai giovani: niente bluff. Molti terreni sono inutilizzabili

Siamo alle solite: si annunciano grandi rivoluzioni, e poi si scopre che non si possono fare. Il governo ha messo a disposizione dei giovani 5.500 ettari di terreni, ma adesso si scopre che molti suoli non sono liberi.

Attenzione ai bluff. Questo sito ha commentato con entusiasmo la decisione del governo di favorire il ritorno alla campagna e l’occupazione giovanile attraverso una maxi-cessione di terreni a giovani imprenditori che vogliono scommettere sull’agricoltura. Adesso però si scopre che le promesse e gli annunci fatti dal ministro Maurizio Martina rischiano di restare tali sotto i colpi di una serie di sorprese che stanno venendo fuori.

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Il governo ha messo a disposizione dei giovani 5.500 ettari, ma solo sulla carta (e qui già siamo nel campo delle promesse mancate…), perché in realtà sono andati sul mercato solo 500 ettari di appezzamenti agricoli. E qui sono arrivate le sorprese. Una volta pubblicati i bandi dal Demanio, si è scoperto che molti lotti sono occupati, anche con contratti di affitto molto lunghi, o gravati da servitù.

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Che cosa pensa di fare il ministro Martina? Di infilare cooperative di giovani nel tunnel delle carte bollate e delle cause per entrare in possesso dei terreni acquistati dal Demanio? Sarebbe veramente una beffa! Molto meglio se il governo, prima di fare nuovi annunci (si parla già di una fase 2 con 140mila ettari da mettere sul mercato di proprietà dei comuni) sistemasse le carte sui terreni e li rendesse liberi per i giovani che li comprano.     

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