Realizzare un terrarium con le proprie mani può regalare grandi soddisfazioni. Questi piccoli ecosistemi in miniatura, che portano un tocco di verde e di natura all’interno della casa o dell’ufficio, sono anche piuttosto semplici da mantenere. E possono diventare un hobby creativo e rilassante. Vi spieghiamo passo passo come realizzarne uno fai-da-te: quali materiali servono, come preparare il fondo, quale terra utilizzare e quali piante scegliere per un risultato armonioso e duraturo.
Indice degli argomenti
Cosa serve per fare un terrarium?
Per realizzare un terrarium è importante avere a disposizione gli strumenti e i materiali giusti. Ovvero:
- Un contenitore trasparente: può essere un vaso di vetro, una boccia, un barattolo o un piccolo acquario
- Pietre o ghiaia: servono per garantire il drenaggio e per evitare ristagni d’acqua
- Carbone attivo: aiuta a prevenire la formazione di muffe e l’insorgenza di cattivi odori
- Terriccio adatto: ovvero della terra leggera e ben drenante
- Piccole piante, da scegliere tra quelle che crescono lentamente e tollerano bene l’umidità del terrario
- Attrezzi per l’orto quali pinzette, cucchiaini o spatole per facilitare la sistemazione delle piante
Cosa mettere sul fondo del terrario?
Una corretta stratificazione è importante per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti quali, ad esempio, il marciume delle radici. Per questo è fondamentale disporre sul fondo un primo strato di ghiaia o pietre di circa 2-3 cm. Questo strato raccoglierà l’acqua e consentirà alle radici di respirare.
Subito sopra le pietre, aggiungete uno strato sottile di carbone attivo. Il suo compito consiste nell’assorbire l’umidità e, di conseguenza, nel limitare la formazione di cattivi odori e muffe.
Che terra usare per il terrario?
Così come gli strati inferiori, anche la scelta del terriccio è fondamentale per la buona riuscita del terrarium. Non tutte le terre sono adatte: alcune trattengono troppa acqua, altre sono troppo dense e limitano la crescita delle radici.
- Nel nostro caso è consigliato del terriccio universale leggero, che risulta adatto alla maggior parte dei terrari chiusi o semi-chiusi.
- In alternativa, per i terrari aperti -all’interno dei quali si sviluppa un minore tasso di umidità – potete utilizzare un mix per piante grasse o cactus.
Un consiglio: aggiungendo sabbia o perlite al terriccio ne aumentate il drenaggio.
Una volta versato il terriccio sopra lo strato di carbone e pietre, create una base di circa 5-10 cm nella quale le piante potranno svilupparsi senza problemi. Livellate la superficie e create delle piccole buche all’interno delle quali posizionare le piante.
Quali piante sono adatte per un terrario?
È bene sapere che non tutte le piante sono adatte a vivere in un terrario: alcune richiedono molta luce o un’ottima ventilazione. Altre una particolare temperatura o una maggiore o minore manutenzione. In fase di scelta, ricordate di rispettare sempre le esigenze di luce e umidità di ciascuna. In un terrario misto, potete abbinare piante che hanno esigenze simili per evitare stress o l’insorgenza di malattie. In generale, le migliori sono quelle piccole, lente nella crescita e che tollerano abbastanza bene l’umidità. Tra queste vi consigliamo:
- Felci, asparagus setaceus, fittonia, pilea, ideali per un terrarium chiuso in quanto amano l’umidità e l’ombra.
- Piante grasse e succulente (come piccoli cactus, Echeveria, Sedum), adatte ad un terrarium aperto, in quanto ricevono più luce e il tasso di umidità è minore.
- Muschio: che risulta perfetto, invece, per coprire il terriccio e per conferire un effetto naturale.
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Foto copertina di cottonbro studio via Pexels
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