Scirocco: un’impresa di sole donne

Si trova in Sicilia, e l’ha fondata Samantha Di Laura. Arrivata da Vercelli. Con idee molto chiare

Un’azienda tutta al femminile, caso unico in Italia, dove comandano e decidono le donne. In un territorio, la Sicilia, dove di solito sono gli uomini che guidano l’economia e talvolta anche con sistemi molto opachi e sfruttando le donne.

SCIROCCO

L’azienda si chiama Scirocco, un tipico vento del Sud ma anche il nome con il quale Maria Agnese Di Carlo, una delle prime donne capostazione in Italia, chiamava sua figlia Samantha. Si trova a Menfi, in provincia di Agrigento: si occupa di vendere in tutto il mondo eccellenze dell’agricoltura made in Italy e made in Sicilia. Olio, vino e persino spumante senza solfiti aggiunti, senza zuccheri, biologico.

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SAMANTHA DI LAURA

La creazione dell’azienda Scirocco si deve all’energia di Samantha Di Laura, 50 anni, una donna che ha fatto il percorso inverso rispetto al solito: dal Nord, da Vercelli, si è trasferita al Sud, in Sicilia per fare la sua scommessa in proprio. E con l’idea di vincerla. Nella sua biografia online Samantha si definisce «piemontese e siciliana», ma basta leggere alcuni dettagli e viene fuori la sua matrice cosmopolita. Ha vissuto a Venezia, Siviglia, Damasco, Vercelli e adesso Menfi. Parla correntemente, oltre l’italiano, l’inglese, il francese, lo spagnolo. L’arabo e l’ebraico. Ha fatto il liceo classico, prima di laurearsi all’Orientale a Cà Foscari e di conseguire un master al Politecnico di Madrid.

UN’AZIENDA DI SOLE DONNE

Con un curriculum così speciale Samantha da deciso di tentare la doppia avventura. Lavorare, da imprenditrice, in una terra difficile come la Sicilia. E farlo in compagnia di una squadra tutta al femminile. E con questo spirito ha curato anche alcuni dettagli, non proprio irrilevanti. Come questo: in un’azienda tanto piccola, è stato creato anche un nido aziendale, per sostenere le donne che lavorano. Una lezione per gli amministratori di una regione dove non si riescono neanche a spendere i soldi che arrivano per costruire nuovi asili o mettere in sicurezza quelli esistenti.

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Immagine di copertina tratta da Samantha Di Laura

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