
La crociata ambientalista del governo inglese contro le tv al plasma che inquinerebbero come un Suv ha riportato all’attenzione il tema dell’efficienza degli elettrodomestici e del conseguente risparmio energetico.
Per far funzionare gli elettrodomestici, ogni anno le famiglie italiane consumano piu’ di 26 miliardi di chilovattora, pari ad una bolletta energetica di quasi 10.000 miliardi di lire. La produzione di cosi’ tanta energia libera nell’atmosfera circa 18 milioni e mezzo di tonnellate di anidride carbonica dando un contributo significativo all’effetto serra: ridurre un tale contributo e’ dovere di tutti. Oggi ognuno di noi puo’ fare qualcosa – senza sacrifici e senza rinunciare al comfort al quale siamo abituati – per ridurre i consumi, risparmiare denaro e anche contribuire alla protezione dell’ambiente: scegliere gli elettrodomestici che hanno le migliori prestazioni.
Infatti, dal maggio 1999, se andiamo in un negozio di elettrodomestici possiamo vedere un’etichetta colorata con frecce e altri simboli sui seguenti apparecchi: frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugatrici, lavastoviglie, forni, boiler e serbatoi dell’acqua calda, sorgenti luminose, condizionatori d’aria, lampadine. Per il momento l’etichettatura non e’ obbligatoria per i televisori. Ma l’Unione Europea sta finalizzando i dettagli di un nuovo regolamento che obblighera’ a rispettare degli standard minimi per tutte le tivu’. I modelli piu’ spreconi verranno gradualmente mandati in pensione, e il resto ricevera’ etichette che indicheranno chiaramente il consumo di energia in modo da permettere agli acquirenti di identificare i piu’ e i meno efficienti dal punto di vista del risparmio energetico.
Le classi di efficienza energetica riportate sulle etichette degli elettrodomestici si suddividono secondo una scala riferita a valori medi europei che va da “A++” (consumi minori) a “G” (consumi maggiori). Il consumo effettivo di un apparecchio e’ dato, oltre che dalla classe di efficienza energetica, anche dal dispendio annuo espresso in chilowattore (kWh).
Comprare apparecchi a basso consumo conviene sempre, anche se il prezzo d’acquisto e’ superiore ad apparecchi similari, ma meno efficienti. Il maggior costo iniziale, infatti, verra’ ammortizzato nel tempo grazie al risparmio di energia.
Dal punto di vista ecologico e’ invece sconsigliato sostituire apparecchi che hanno solo pochi anni di vita con altri a basso consumo, poiche’ anche la produzione delle materie prime, l’assemblaggio e il trasporto dei nuovi prodotti, nonche’ lo smaltimento di quelli vecchi, implicano un consumo di energia.
L’acquisto di apparecchi a basso consumo permette di “alleggerire” la bolletta dell’elettricita’. Consumi e costi energetici possono pero’ essere ridotti ulteriormente grazie a un impiego razionale degli elettrodomestici. Ecco alcuni consigli pratici per il risparmio energetico:
-utilizzare lampadine a basso consumo;
-spegnere sempre la luce quando si abbandona una stanza;
-spegnere il televisore, lo stereo, la macchina del caffe’ ecc. mediante l’interruttore generale, evitando la modalita’ stand-by (anche la lucina rossa dello stand-by consuma corrente);
-se possibile, collocare frigorifero e congelatore in un luogo freddo della casa;
-scegliere frigorifero e congelatore di dimensione adeguante all’effettivo fabbisogno della famiglia;
-utilizzare pentole e padelle di dimensioni adeguate al piano di cottura;
-durante la cottura coprire i tegami con il coperchio;
-spegnere la piastra elettrica e il forno un po’ prima della fine cottura, al fine di sfruttare il calore residuo;
-utilizzare preferibilmente la pentola a pressione;
-per le uova utilizzare l’apposito bollitore;
-preriscaldare il forno solo per il tempo strettamente necessario;
-utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico;
-inumidire leggermente gli indumenti prima di stirarli.