Piastrelle anti-smog: riducono l’inquinamento in casa come 30 alberi | Non Sprecare
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Piastrelle anti-smog: riducono l’inquinamento in casa come 30 alberi

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Riscaldamento, processi industriali e scarichi dei mezzi di trasporto sono tra i principali responsabili dell’inquinamento dell’aria nelle città. Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, Mal’aria 2012, è emergenza nel 67% delle città italiane (+12% rispetto allo scorso anno) che sono fuori legge per quanto riguarda i limiti del pm10. Ma, oltre alle polveri sottili c’è da tenere conto anche di altri agenti inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx) la cui soglia è fissata a 200 microg/m3 (valore orario che non dovrebbe essere superato per più di 18 giorni l’anno).
Questi valori limite fanno riferimento alle normative in materia della qualità dell’aria ambiente regolate dalla Direttiva europea 2008/50/CE recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs. n.155 del 13 agosto 2010.

Per prevenire e contrastare lo smog – e tutte le conseguenze negative che ne derivano – qualcosa si sta muovendo: a Milano, ad esempio, si sta attivando l’Area C e in Lombardia si sono attivati provvedimenti in merito al rinnovo delle caldaie e al blocco dei mezzi più inquinanti.

Ma la situazione è ancora critica e l’aria malsana penetra nei polmoni sia che si stia passeggiando per strada, sia che si sia in casa. Una soluzione in questo senso arriva dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica. Esistono, infatti, dei nuovi materiali, come le piastrelle traspiranti, che – è dimostrato – sono in grado di assorbire gli agenti inquinanti e purificare l’aria.

Da una recente ricerca compiuta dall’Università degli Studi di Milano è emerso che 100 m2 di piastrelle White Ground Active del gruppo GranitiFiandre degradano in sei ore una quantità di agenti inquinanti NOx  (ossidi di azoto e loro miscele) pari al lavoro giornaliero di 30 alberi corrispondenti a 22 m2 di superficie fogliare. Lo studio è stato effettuato simulando quanto avvenuto a Milano nel mese di novembre 2011 (centralina di Via Pascal-Città Studi) e i risultati hanno dimostrato che questo materiale è in grado di riportare valori di inquinamento sotto la soglia dei 40 microg/m3 in poco più di tre ore. In caso di livelli critici di ossidi di azoto, le piastrelle hanno addirittura degradato l’inquinante riportandolo sotto la soglia limite in 6/7 ore.

Tutto questo grazie all’azione fotocatalitica di questo materiale. «Le piastrelle Active sono materiali molto stabili che, in primo luogo, preservano la loro caratteristica principale di durezza e resistenza nel tempo, tipica appunto dei materiali in gres porcellanato, ma che hanno aggiunto nuove proprietà superficiali grazie alla presenza, nello strato più esterno, di biossido di titanio che permette loro di essere definite come materiale fotocatalitico» ha detto la responsabile dello studio Claudia Bianchi, docente di chimica industriale e impianti chimici.

«I prodotti come Active – ha aggiunto l’esperta – possono anche essere definiti come materiali self cleaning (autopulenti)». Infatti, proprio per la  loro accertata proprietà di degradare le molecole inquinanti tra cui anche quelle di sporco (grasso e fumo di sigaretta) permettono una pulizia più facile anche usando solo acqua e quindi limitando l’uso dei detergenti che sono fonte a loro volta di inquinamento. «Le prove effettuate nei miei laboratori, presso l’Università degli Studi di Milano – ha continuato Bianchi – hanno confermato che le piastrelle Active sono in grado di degradare gli ossidi di azoto, permettendo di avere, in tempi relativamente brevi, un miglioramento della qualità dell’aria che noi respiriamo».

Per quanto riguarda lo sviluppo futuro di questi materiali, l’azienda produttrice sta pensando di estendere l’utilizzo del prodotto oltre ai rivestimenti esterni e, in particolare, di ampliarne l’uso agli spazi interni, «dalle abitazioni dei privati ad asili, scuole, ambulatori, ospedali, ristoranti, hotel, spa e palestre. Ovvero tutti quegli ambienti in cui è maggiormente necessario un ambiente asettico e privo di germi patogeni, batteri, funghi, muffe, microrganismi in genere» ha affermato Graziano Verdi, presidente di GranitiFiandre.

E questo perché, oltre all’azione anti-inquinante, «le piastrelle Active – ha concluso Verdi – sono in grado di decomporre ed eliminare al 100% diversi ceppi batterici come Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae» con sensibili vantaggi per la salute dell’uomo. La soddisfazione nei confronti del prodotto è talmente alta che GranitiFiandre pensa per il 2012 di arrivare ad almeno un 10% delle vendite dei materiali a marchio Fiandre ed Iris Ceramica.

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