Pesce panda cinese, è il primo scomparso del 2020. Eppure era uno dei più grandi del mondo

Eliminato non solo dal cambiamento climatico, ma anche dalla crisi del suo habitat naturale. Il fiume Yangtze. Dove i cinesi non sembrano preoccuparsi troppo dell’inquinamento e delle nuove costruzioni

PESCE SPATOLA CINESE

ESTINZIONE PESCE PANDA CINESE 

I cinesi considerano i panda simboli e tesori nazionali. Eppure il pesce panda, meglio conosciuto come spatola cinese, dopo 200 anni di vita, è di fatto estinto. Si può ammirare soltanto nei musei, e questo per cause molto precise che hanno a che fare con l’ambiente e con l’inquinamento.

PESCE PANDA CINESE

Gli scienziati sono stati chiari anche sulle cause di questa estinzione, maturata nel corso degli ultimi anni. Non c’è solo l’effetto del cambiamento climatico e dell’inquinamento: in questo caso la mano dell’uomo è stata ancora più pervicace nella sua assurda potenza distruttiva. Ciò che ha condannato alla morte della specie il pesce spatola cinese è il cambiamento radicale del suo habitat naturale, in particolare il fiume Yangtze.

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PESCI A RISCHIO ESTINZIONE

I cinesi non si fanno alcuno scrupolo sulla tenuta dell’ecosistema quando si tratta di motivazioni economiche. E così diversi fiumi del paese, a partire dal Mekong e dal Gange, sono considerati a rischio, minacciati dalla costruzione di dighe, dall’aumento delle imbarcazioni che li navigano e da un devastante effetto inquinamento.

PESCE SPATOLA CINESE

In questo contesto è arrivata la prima vittima, un pesce cinse con le sembianze del nostro pesce spada. Ma con alcune caratteristiche piuttosto uniche: il pesce spatola, infatti, poteva (ormai bisogna usare il verbo al passato) raggiungere fino a 7 metri di lunghezza e 300 chili di peso. Ed era considerato uno dei più grandi pesci di acqua dolce del mondo. Adesso i cinesi, e non solo loro, lo potranno ricordare soltanto in fotografia.

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