Parquet in bagno: vantaggi e svantaggi

Ambiente più caldo e accogliente. Ma l’umidità è un pericolo per il legno. Mai il parquet se il bagno non ha finestre.

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Il parquet in bagno è sicuramente una scelta più calda e accogliente delle tradizionali piastrelle, ma bisogna fare attenzione a come realizzarla, per evitare di sprecare soldi e poi trovarsi nella condizione di dover cambiare tutto. Il bagno, e questo è un particolare da tenere sempre presente, è uno spazio dove si addensa l’umidità e questo certo può essere un rischio per un materiale come il legno che può dilatarsi, gonfiarsi o deformarsi se l’acqua penetra tra le giunzioni o sotto le tavole.

I vantaggi del parquet in bagno

Inserire il parquet in bagno significa superare l’idea che questo spazio debba essere solo funzionale. Il legno aggiunge emozione, sensazioni, rende tutto più intimo, più accogliente. A differenza di superfici fredde o riflettenti, il parquet si fa toccare, parla alla vista in modo naturale, entra in relazione con la luce e con il corpo. La continuità del materiale con il resto della casa dona coerenza e aumenta la sensazione di comfort. Il bagno, così, smette di essere un luogo separato e diventa una parte vera e vissuta dell’ambiente domestico, legata al benessere più che alla semplice utilità. E grazie alle tante finiture disponibili, si può adattare a qualsiasi stile, creando contrasti decisi oppure continuità eleganti, secondo il proprio gusto.

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Svantaggi del parquet in bagno

Il legno, per sua natura, è un materiale vivo: cambia, si adatta, reagisce. E proprio per questo, in bagno, dove l’umidità è costante e il vapore non manca, può diventare delicato. Il contatto diretto con l’acqua o l’esposizione frequente al vapore possono provocare rigonfiamenti, deformazioni, oppure far sollevare alcune tavole. I punti più esposti sono quelli vicino ai sanitari e alla doccia, dove l’acqua può infiltrarsi tra le giunzioni se non si sigilla tutto per bene. Anche la condensa, se non c’è una buona aerazione, può piano piano penetrare e creare muffe o aloni. Se manca una protezione adeguata o la manutenzione è trascurata, il parquet rischia di perdere la sua bellezza e durata. Per questo è importante valutare subito il grado di esposizione all’umidità e adottare tutte le precauzioni necessarie, sia al momento della posa che nella cura quotidiana.

Come scegliere i materiali

Per ottenere un buon risultato, duraturo nel tempo, è fondamentale puntare su materiali progettati per sopportare bene l’umidità e i cambi di temperatura. Le soluzioni più adatte sono:

  • Parquet prefinito multistrato, con struttura a strati incrociati che offre maggiore stabilità e riduce il rischio di deformazioni;
  • Legni tropicali come teak, iroko o doussiè, naturalmente ricchi di oli che respingono l’acqua meglio dei legni teneri;
  • Finiture specifiche, come vernici poliuretaniche o oli naturali modificati, che formano uno strato protettivo capace di impedire all’umidità di penetrare nel legno.

Perché il parquet svolga bene il suo ruolo anche in bagno, serve una posa a regola d’arte: collanti impermeabili bicomponenti, giunzioni ben sigillate, sottofondo livellato e asciutto, con barriera al vapore. E non va dimenticato di lasciare uno spazio di dilatazione lungo il perimetro: permette al legno di muoversi senza causare danni o sollevamenti.

La manutenzione del parquet in bagno

Il parquet in bagno ha bisogno di qualche accortezza in più, proprio per la continua esposizione all’umidità. Ma con qualche gesto semplice, fatto con regolarità, può durare a lungo.

Ecco cosa conviene fare:

  • Asciugare subito eventuali gocce o spruzzi, specie vicino a doccia, vasca o lavabo;
  • Evitare tappeti in materiali non traspiranti, che trattengono l’umidità e favoriscono la comparsa di muffe;
  • Scegliere solo detergenti neutri o studiati per il legno, evitando prodotti schiumosi, candeggina o ammoniacache rovinano le finiture;
  • Controllare periodicamente lo stato della vernice o dell’olio protettivo, facendo piccoli ritocchi se serve.

In più, è buona norma controllare ogni tanto se le doghe sono stabili, soprattutto negli angoli o vicino ai sanitari. Con un po’ di attenzione quotidiana e qualche verifica stagionale, il parquet manterrà a lungo il suo aspetto e la sua funzionalità, anche in un ambiente piuttosto impegnativo, per le soluzioni da adottare, come il bagno. 

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Quando non mettere il parquet in bagno

Ci sono situazioni in cui mettere il parquet in bagno non è la soluzione ideale. Ad esempio, in spazi senza finestre o con ventilazione scarsa, dove l’umidità tende a stagnare e resta a lungo sulle superfici. Anche in bagni molto usati, dove l’acqua finisce spesso sul pavimento, il legno viene messo alla prova e richiede attenzioni costanti, che non sempre si riescono a garantire.

In questi casi, si può optare per alternative più pratiche: il gres porcellanato effetto legno o i nuovi pavimenti vinilici, ad esempio, sono soluzioni moderne, resistenti all’acqua, facili da pulire e molto simili al parquet anche alla vista. Permettono di mantenere un’atmosfera calda e accogliente, senza dover scendere a compromessi sulla manutenzione o la durata. 

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