Mussomeli senza medici, ma con le case a 1 euro arrivano 60 mila richieste dall’Argentina

Mancano medici e l’ospedale della zona rischia di chiudere. Il sindaco ingaggia una coppia di argentini, Erica e Javier, e parte la corsa verso il borgo siciliano

La richiesta è arrivata da sessantamila medici argentini, un numero di persone che potrebbero riempire uno stadio. Tutti in fila per occupare i posti di un ospedale siciliano rimasto senza medici e andare a vivere, acquistando la casa a 1 euro, a Mussomeli, un meraviglioso borgo medievale nella valle dei Sicani, in provincia di Caltanissetta.

MUSSOMELI SENZA MEDICI ERICA MOSCATELLO E JAVIER RAVICULÈ

La corsa dall’Argentina alla Sicilia è partita grazie a una coppia, Erica Moscatello e Javier Raviculè, due quarantenni che lavorano nel settore della consulenza per le pubbliche amministrazioni. Sono arrivati a Mussomeli, spinti anche dalla curiosità e dagli incentivi proposti per trasferirsi in questa zona, e hanno deciso di non muoversi, dopo avere acquistato la loro casa a 1 euro.  A quel punto si è messa in moto una catena di richieste arrivata fino in Argentina.

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ERICA MOSCARELLO E JAVIER RAVICULÈ

Il sindaco di Mussomeli, Giuseppe Sebastiano Catania, ha ingaggiato i due argentini per risolvere un problema enorme: aiutarlo a trovare medici per non chiudere l’ospedale della zona. Erica e Javier hanno contattato il rettore dell’Università argentina di Rosario, Franco Bartolacci, che ha pubblicato una manifestazione di interesse rivolta a tutti i medici del paese. Intanto, i primi trenta argentini hanno già acquistato le loro case a 1 euro (finora ne sono state vendite 342) e si sono trasferiti in Sicilia. Sono attirati dalla bellezza dei luoghi, dalla qualità della vita e, nel caso dei medici, da uno stipendio di circa 6 mila euro al mese. Quanto alle case, a Mussomeli gli abitanti sono soltanto 12 mila, ma secondo il sindaco c’è posto per almeno 55 mila persone. Compreso i medici che non lasceranno questa terra senza l’ospedale.

Fonte immagine di copertina: La Repubblica

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