Il morbillo spaventa non perché sia raro, ma perché è una delle malattie infettive più contagiose e può causare complicazioni serie, soprattutto nei bambini piccoli, nelle donne in gravidanza e in chi ha difese immunitarie basse. Una persona con il morbillo può contagiare 15–18 altre persone in media e il virus si diffonde nell’aria e resta sospeso per ore in un ambiente chiuso.
Le complicazioni legate al morbillo
Il morbillo può tradursi in gravi complicazioni come queste:
- Polmonite (causa principale di ricovero e morte).
- Otite media, che può causare perdita dell’udito.
- Diarrea grave e disidratazione.
- Encefalite (gonfiore del cervello), che può lasciare danni neurologici permanenti.
- SSPE (panencefalite subacuta sclerosante), rarissima ma letale, che può presentarsi anni dopo l’infezione.
Inoltre il virus può causare una sorta di “amnesia immunologica”, facendo perdere al corpo memoria immunitaria e aumentando il rischio di altre infezioni anche dopo la guarigione.
Sintomi
I principali sintomi del morbillo sono quelli di una normale influenza:
- Tosse secca e intensa
- Muco dal naso
- Occhi rossi, lacrimazione e fastidio alla luce
- Febbre anche oltre i 40 gradi
- Piccoli punti bianchi all’interno della bocca
- Naso che cola
A distanza di 3-4 giorni dal contagio compaiono anche eruzioni cutanee rosse, tipiche del morbillo: prima sulle ascelle e poi sull’inguine e sul resto del corpo. In genere durano 5-6 giorni.
Prevenzione
Il morbillo richiede una copertura vaccinale molto alta (circa 95% con due dosi) per evitare focolai. Quando la copertura cala, i casi esplodono velocemente. Quindi: il vaccino va fatto nei casi previsti.
Fonte immagine: Money.it
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