Matteo a 8 anni ha dimostrato non essere un bambino timido e non ha sprecato il suo coraggio usandolo per una causa davvero singolare, considerando la sua età: convincere il parroco della chiesa vicina alla sua abitazione a riaprirla, scrivendo prima al vescovo e poi a lui.
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MATTEO A 8 ANNI SCRIVE AL PARROCO PER CHIEDERE DI RIAPRIRE LA CHIESA
La prima lettera di Matteo, che frequenta l’Istituto dell’Immacolata a Soresina, in provincia di Cremona, ha immediatamente fatto centro. Indirizzata al vescovo della diocesi. Antonio Napolioni, la lettera chiedeva la riapertura della chiesa della Santa Croce, a rischio dissesto. In cambio, Matteo offriva la sua disponibilità a svolgere il lavoro di campanaro. Il vescovo non ha fatto cadere nel vuoto l’appello del bambino, gli ha chiesto di rivolgersi al parroco, don Angelo Piccinelli, per trovare una soluzione. E don Angelo ha avuto un’idea molto innovativa, che potrebbe fare scuola anche per altre diocesi italiane. È pronto a trasformare la chiesa della Santa Croce in un luogo di culto dedicato anche alla conservazione delle ceneri. In cambio chiede i lavori di restauro e di adattamento, con apposite celle per la conservazione delle ceneri, ed è pronto a lasciare carta bianca ai benefattori nella gestione dei loculi da assegnare. Un’idea che può fare scuola, in un Paese come l’Italia dove, tra il 1985 e il 2021, sono stati chiusi e abbandonati 8.854 conventi, comprese le chiese e le cappelle di pertinenza.
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