Lavoro domestico, così le donne hanno moltiplicato le ore durante il lockdown

La casa è diventata un carcere. Femminile. I numeri impressionanti di una ricerca di Boston Consulting Group: il conto lo pagano le mamme. Sempre di più

SFRUTTAMENTO DONNE LAVORI IN CASA

Chi ha avuto la peggiore mazzata dal Covid-19? Le donne. Chi è stato più colpito dal lungo periodo di lockdown? Le mamme. Adesso che il peggio sembra passato, si stanno facendo i conti con gli effetti a cascata del coronavirus, o anche effetti collaterali rispetto ai problemi sanitari e all’impoverimento di interi ceti sociali.

LAVORO DOMESTICO DONNE CORONAVIRUS

Una ricerca di Boston Consulting Group, società mondiale nel settore della consulenza, con interviste a migliaia di nuclei familiari in diversi paesi, ha messo nero su bianco l’ennesimo colpo alla qualità della vita, alla sostenibilità, delle donne, specie quando devono coniugare lavoro e famiglia.

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DONNE LAVORI DI CASA

Ecco i numeri chiave dell’indagine, per quanto riguarda l’Italia che ovviamente non poteva non essere tra i paesi più in fondo a questa classifica di sprechi al femminile. Con il Covid 19 sono state scaricare sulle famiglie italiane 79 ore in più, ogni settimana, di attività domestiche e di accudimento dei figli? Coperte per i due terzi dalle donne, mentre gli uomini prendono sempre più le distanze da queste attività. Come se non fossero un loro problema. Complessivamente il 75 per cento di tutto il lavoro in casa, dal bucato all’accudimento dei figli, dalla cucina alla cura dei nonni, lo hanno fatto le donne. E si sono giocate così una quota importante del tempo che dedicavano al riposo, rimpiangendo il periodo della normalità quando ogni giorno devono affrettarsi per uscire di casa e andare a lavorare. Altro che focolare domestico: in queste condizioni la casa per le donne è sempre più una prigione. Con poche possibilità di evadere. 

SFRUTTAMENTO DONNE LAVORI IN CASA

Tenete presente che accanto al problema della quantità di lavoro e di responsabilità extra, c’è anche un tema di qualità della vita. Chiuse in casa, con i figli che non potevano andare a scuola e con lo smart working da rispettare, le donne sono state travolte da un vero e proprio ciclone. Anche psicologico.

Siamo arrivati, sempre secondo la ricerca di Boston Consulting, al 66 per cento delle donne allarmate per il loro benessere mentale. E poi c’è ancora qualcuno che ha voglia di meravigliarsi del fatto che avremo un ulteriore abbassamento della natalità, mentre i consumi di ansiolitici e antidepressivi sono schizzati.

Come abbiamo già raccontato in un altro articolola nuova battaglia delle donne, il vero scalino Me too si gioca sul carico del lavoro domestico e su un nuovo equilibrio, che significa una vera parità, dei carichi dentro casa. Solo così le donne e le mamme potranno coniugare in modo libero, responsabile e gratificante, lavoro e famiglia. Il Covid-19 ha avuto il merito di accendere un nuovo faro su questa incredibile ingiustizia.

COME AIUTARE DAVVERO LE DONNE CHE LAVORANO:

 

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