Negli ultimi anni i knit cafè hanno iniziato a ritagliarsi uno spazio sempre più riconoscibile anche in Italia. Arrivati dal mondo anglosassone, si sono inseriti con naturalezza nei contesti urbani e di quartiere, intercettando un bisogno diffuso: rallentare, incontrarsi dal vivo e dedicare tempo a un’attività concreta, manuale, condivisa. Come appunto il lavoro all’uncinetto.
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Cosa sono
Un knit cafè è, prima di tutto, un momento di incontro. Ci si ritrova per lavorare a maglia, all’uncinetto o ad altre tecniche tessili, ma il centro non è la performance né l’apprendimento dal punto di vista tecnico. Ognuno arriva con il proprio lavoro in corso e partecipa secondo il proprio ritmo, che si tratti di chi ha appena imparato a montare le maglie o di chi lavora a ferri da anni.
Il gesto ripetitivo del lavoro a maglia crea uno spazio informale in cui parlare, ascoltare, scambiarsi suggerimenti e costruire una socialità semplice, non competitiva, spesso sorprendentemente accogliente. Una socialità che non è virtuale, come accade nei rapporti costruiti attraverso l’universo di Internet, ma fatta anche di contatti fisici.
Come funzionano
Nella maggior parte dei casi i knit cafè si svolgono in bar, biblioteche, librerie, circoli culturali o spazi associativi. L’accesso è libero o regolato da una prenotazione molto semplice, legata soprattutto alla capienza del luogo. Quando l’incontro avviene in un bar o in uno spazio privato, può essere richiesta una consumazione o una quota simbolica.
Gli appuntamenti tendono ad avere una cadenza regolare, settimanale o quindicinale, perché la continuità è ciò che permette al gruppo di consolidarsi. A volte si affiancano agli incontri liberi serate a tema o brevi momenti di condivisione dei lavori realizzati, ma senza trasformare l’esperienza in un corso strutturato.
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Come si organizzano
Osservando le esperienze attive in Italia, emergono alcuni elementi comuni. Serve innanzitutto uno spazio accogliente, ben illuminato e adatto alla conversazione. È importante poi la presenza di una persona di riferimento, che coordina date e comunicazione, senza assumere un ruolo gerarchico o didattico.
La comunicazione passa quasi sempre da strumenti semplici, soprattutto Facebook, Instagram e WhatsApp, usati per annunciare gli incontri e mantenere il contatto tra una data e l’altra. Infine, ciò che fa davvero la differenza è un clima inclusivo, in cui chi arriva per la prima volta si senta immediatamente legittimato a partecipare.
Chi organizza i knit cafè in Italia
In Italia i knit cafè prendono forma soprattutto all’interno di tre contesti diversi, spesso intrecciati tra loro.
Associazioni (anche a vocazione solidale)
Una delle realtà più strutturate è Associazione Cuore di Maglia, che coordina gruppi di lavoro su tutto il territorio nazionale. I gruppi locali, che si incontrano con regolarità, funzionano di fatto come knit cafè e sono collegati da una rete di delegate territoriali. Accanto alla dimensione relazionale, è spesso presente anche una finalità solidale, che dà al lavoro condiviso un ulteriore significato.
Negozi di filati e mercerie
Molti knit cafè nascono attorno a negozi di filati che hanno scelto di investire nella costruzione di una community. Un esempio significativo è Wool Crossing (Torino), che affianca agli incontri in presenza anche Knit Night virtuali, organizzate su Zoom, e utilizza gruppi WhatsApp per seguire i progetti nel tempo. È un modello ibrido, che tiene insieme relazione, formazione informale e continuità.
Spazi culturali e biblioteche
Sempre più spesso biblioteche comunali, librerie indipendenti e spazi culturali ospitano knit cafè come attività di socialità lenta. In questi contesti il lavoro a maglia viene riconosciuto come pratica capace di creare legami, favorire il benessere e mettere in relazione generazioni diverse.
Gruppi e knit cafè attualmente attivi in Italia
Di seguito alcune realtà che risultano attive e rintracciabili online:
Reti nazionali e solidali
Nord Italia
- Milano a maglia – Facebook
- Torino Knit & Crochet – Facebook
- Torino Social Knitting – Instagram
- Caffè dei Gomitoli, Bologna
- Knit Cafè Don Chisciotte (Roncadelle, BS) – Facebook
Centro Italia
- Knit Cafè Monteluce (Perugia) – Facebook
- BiblioteCaNova Isolotto – Facebook
- Knit Cafè Monterotondo (Roma)
Sud Italia e Isole
- Artea Lab – Knit Cafè “Gomitoli e Dolcetti”, Catania
- Knit cafè new Avellino, Facebook
- Knit Cafè Palermo, Facebook
Le attività e le modalità di incontro possono variare nel tempo; si consiglia di verificare sempre le date e gli aggiornamenti attraverso i canali ufficiali dei singoli gruppi.
Knit cafè online e strumenti digitali
Accanto agli incontri dal vivo, esistono anche knit cafè online, nati inizialmente come risposta a esigenze contingenti e poi rimasti come alternativa stabile. Si tratta soprattutto di serate su piattaforme di videoconferenza, che permettono di lavorare insieme anche a distanza e di mantenere il contatto tra persone che vivono in città diverse.
Per l’organizzazione vengono utilizzati strumenti quotidiani e accessibili: Facebook per gruppi ed eventi, Instagramper la comunicazione visiva, WhatsApp come canale operativo e, in alcuni casi, la piattaforma globale Eventbrite,per gestire prenotazioni e posti limitati.
Fonte immagine di copertina: Knit cafè new Avellino/Facebook
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