Dove ci sono gli incentivi per andare a vivere in montagna
In Trentino Alto-Adige fino a 100 mila euro, in Piemonte fino a 40 mila euro nei comuni montani con meno di 5 mila abitanti. Agevolazioni anche in Veneto, in Sardegna e in Calabria.
Andare a vivere in montagna, come scegliere la residenza in un borgo a rischio spopolamento, è una scelta che presenta molti vantaggi. A parte la qualità della vita che si alza e il costo di quasi tutte le spese che si abbassa, ci sono sul tavolo una serie di incentivi, in molte regioni italiane. Dal Trentino Alto-Adige all’Emilia-Romagna, dal Piemonte alla Calabria, dal Veneto alla Sardegna.
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Piemonte
Il ripopolamento in montagna, proposto attraverso gli incentivi dell’amministrazione regionale del Piemonte, riguarda ben 465 comuni delle Alpi di questa regione, dove si possono ricevere incentivi fino a 40mila euro per trasferirsi a vivere, e a lavorare, ad alta quota. Una scelta di vita, appunto, che non deve ridursi a una soluzione “contemplativa”, ma ha l’ambizione di rappresentare un’opportunità, grazie anche alla tecnologia che favorisce il lavoro a distanza, per ottenere in un colpo solo ciò che diventa sempre più complicato afferrare nelle aree urbane. Casa e lavoro. Per avere un quadro preciso delle proposte, il suggerimento è di consultare il sito della regione e dei singoli comuni interessati ai contributi.
Con l’iniziativa “Montagna Piemonte“ , invece, sono previsti generosi incentivi a fondo perduto per la ristrutturazione di abitazioni e per l’avvio di attività imprenditoriali nei comuni montani, specialmente quelli colpiti dallo spopolamento.
Liguria
La Liguria ha creato il programma “Bando Rigenera” per incentivare il ritorno nelle aree montane. I contributi sono destinati principalmente alla ristrutturazione di abitazioni disabitate o al miglioramento dell’efficienza energetica nelle case montane.
Sardegna
Un contributo mensile di 600 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato, viene destinato ai nuclei familiari residenti nei piccoli comuni montani con meno di 5.000 abitanti.
La Regione offre contributi a fondo perduto (fino a 15.000 euro) per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili nei piccoli comuni, con l’obbligo di non spostare la residenza per cinque anni. Ogni comune bandisce specifici concorsi.
Trentino Alto-Adige
L’incentivo più generoso arriva dalla Provincia autonoma di Trento: fino a 100 mila euro a fondo perduto destinati a chi acquista o ristruttura, per andarci a vivere, un immobile in uno dei 33 comuni del territorio colpiti dallo spopolamento. Tra le zone dove è previsto l’incentivo ci sono anche località montane molto suggestive e accoglienti, come la Val di Cembra, la Val di Fiemme e la Val di Non. In questo sito potete trovare alcune indicazioni utili.
Veneto
In questa regione sono stati selezionati 465 comuni, dove chi decide di trasferirsi può ottenere contributi a fondo perduto fino a 40 mila euro. In gran parte si tratta di piccoli borghi ad alta quota.
Emilia-Romagna
Qui esiste un “Fondo regionale per la montagna”, sostenendo progetti triennali e interventi mirati, con incentivi a favore di chi non ha più di 40 anni, è residente e lavora nella regione. Il contributo a fondo perduto può arrivare fino a 30 mila euro ed ai fini del punteggio finale conta, ovviamente, anche il reddito Isee. La Regione Emilia-Romagna solitamente pubblica bandi per l’accesso ai fondi, con i quali si definiscono i criteri di ammissibilità, le modalità di presentazione delle domande, e le priorità di intervento per ciascun anno.
Lombardia
Per ripopolare i borghi di montagna, la regione Lombardia ha stanziato 260 milioni di euro. Si può accedere a un contributo a fondo perduto oppure a finanziamenti con tassi molto agevolati. Le opportunità sono concentrate nella zona delle Alpi lombarde.
Toscana
La Regione Toscana offre anche contributi per la ristrutturazione di case e edifici, allo scopo di recuperare il patrimonio edilizio esistente. Questi incentivi sono pensati per chi acquista case nei piccoli comuni montani e intende ristrutturarle per viverci. Gli incentivi possono arrivare fino a una certa percentuale del valore dell’intervento, con agevolazioni su imposte e tasse relative. Anche in questo caso il suggerimento è di partire dalla consultazione del sito della Regione Toscana.
Abruzzo
La regione Abruzzo offre un contributo annuale, forfettario, di 2.500 euro a chi decide di trasferirsi a vivere, con la propria residenza, in uno dei 176 comuni montani della regione.Il contributo è triennale, con la possibilità di raddoppiare l’incentivo in caso di avvio di un’attività imprenditoriale Il bonus prevede però un vincolo: la casa dove si va a vivere non può essere affittata o venduta per i prossimi cinque anni dalla data di incasso del contributo.
Calabria
Alcune amministrazioni comunali, in collaborazione con la Regione Calabria, offrono incentivi per i residenti che scelgono di vivere in borghi montani o in aree rurali. Questi contributi possono includere:
Sostegno per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili: ci sono fondi destinati alla ristrutturazione di case in zone montane per favorire il recupero del patrimonio abitativo.
Bonus economici per le famiglie: sovvenzioni per i residenti nelle aree montane, pensate per sostenere il reddito e ridurre il costo della vita.
Il caro-alloggi è il problema più grave che abbiamo in tutte le città, specie per le famiglie e per i giovani. Purtroppo è stato aggravato anche dalla speculazione della (falsa) sostenibilità, laddove con la scusa del green e dell’efficienza energetica, i prezzi degli acquisti e degli affitti sono andati alle stelle. Mentre in alcune città europee, come per esempio Vienna, ci sono stati interventi mirati, a favore della popolazione, per calmierare gli affitti, senza alterare il mercato. I racconti sulle speculazioni in Italia e sulle soluzioni del caro-alloggi introdotte all’estero li trovate inquesto libro.