“G.ECO – genitori eco”, buone pratiche per asili nido più sostenibili

Il progetto coinvolge neo-genitori e asili nido della Brianza Ovest per promuovere comportamenti più sostenibili nell'accudimento dei bimbi da 0 a 3 anni: dalla riduzione dei rifiuti all'autoproduzione di omogeneizzati e prodotti per l'igiene

Un percorso di formazione per l’acquisizione di buone pratiche relative alla cura del bambino in ottica “green”, proposto parallelamente a famiglie e asili nido. Questo, in sintesi, il progetto “G.Eco – genitori eco”, che mira a ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e nelle frazioni di vetro e plastica, legati alla gestione dei bambini nella fascia d’età 0-3 anni.

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Nell’accudimento da 0 a 3 anni, infatti, si adottano comportamenti con un forte impatto ambientale, che producono una quantità di rifiuti tale da avere un peso per l’intera comunità: basti pensare che i soli pannolini usati rappresentano il 4% dei rifiuti indifferenziati. A questa produzione si deve aggiungere il consumo giornaliero di prodotti alimentari e per l’igiene che impattano sulle frazioni vetro, carta e plastica. Il progetto G.ECO, presentato alla Fondazione Cariplo per il bando di finanziamento “Costruire comunità sostenibili 2013” da Agenzia InnovA21 e STRIPES cooperativa sociale, intende agire sulla comunità di neo-genitori e sugli asili nido della Brianza Ovest (Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Meda, Seveso e Varedo) per promuovere modalità di accudimento più sostenibili dei bambini della fascia 0-3 anni; in particolar modo, il progetto mira alla trasmissione di buone pratiche per la riduzione della produzione dei rifiuti.

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Agire su una comunità locale ristretta serve a dimostrare che alcuni impatti considerati inevitabili siano invece frutto di pratiche che, benché considerate inevitabili, hanno alternative possibili e più sostenibili. Il progetto agisce all’origine del ciclo dei rifiuti, riducendone la produzione attraverso scelte più attente e consapevoli.
In particolare si ridurranno:

  • i rifiuti indifferenziati per riduzione di prodotti usa&getta come pannolini, assorbenti, salviettine e contenitori indifferenziabili per alimenti;
  • i rifiuti delle frazioni vetro, carta e plastica per autoproduzione del cibo in sostituzione di omogeneizzati e pappe pronte e autoproduzione/scelte più sostenibili di prodotti per l’igiene.

Oltre a questi risultati misurabili che coinvolgono il ciclo dei rifiuti, il progetto mira al risultato implicito di consolidare una comunità di genitori attenti e consapevoli in grado di radicare sul territorio le buone pratiche per ridurre la produzione di rifiuti. La verifica dei risultati del progetto permetterà inoltre di valutare l’attuabilità da parte dei comuni di misure di incentivi mirate a famiglie e gestori di asilo nido pubblici e privati per la riduzione della produzione di rifiuti, con conseguente riduzione delle spese di smaltimento.

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Neo-genitori e operatori degli asili nido formeranno un gruppo sperimentatore sul quale valutare gli effetti del cambiamento di stili di vita e la riduzione dei rifiuti prodotti. Il gruppo sperimentatore seguirà un percorso di sostenibilità appositamente studiato, potrà avvalersi di un servizio di tutoraggio dedicato e verrà monitorato periodicamente per valutare gli effetti del progetto.

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