Soldi per le piste ciclabili, arrivano 35 milioni, ma sono briciole….

Più di un anno solo per i pareri, e il calvario per assegnare fondi stanziati nel 2015 non è finito. Una cifra irrisoria, da dividere tra migliaia di comuni, mentre in Francia e in Germania per la nuova mobilità spendono centinaia di milioni.

FONDI PER PISTE CICLABILI IN ITALIA –

Fin quando si tratta di fare annunci, in materia di mobilità verde e sostenibile e di incentivi per favorire l’uso della bicicletta, i nostri politici sono rapidissimi. Ma quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, traducendo gli annunci in cose concrete, si scoprono risvolti da brivido. Al confine del bluff.

Il ministero dell’Ambiente ha annunciato che, finalmente, si è chiuso il “lavoro tecnico” e i 35 milioni di euro per le piste ciclabili e per le iniziative dei comuni per favore il trasporto verde (come, per esempio, sconti su autobus e metro), previsti da una legge del 2015, sono “in rampa di lancio”. Ma non fatevi illusioni: la strada per vedere questi soldi investiti per mettere in sicurezza e migliorare le piste ciclabili in Italia, è ancora lunga, molto lunga.

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FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI PISTE CICLABILI –

Dopo un anno di attesa, abbiamo superato il paletto del “lavoro tecnico” del ministero, e adesso devono arrivare i pareri delle commissioni parlamentari, e vedrete che passeranno altri mesi. A proposito: Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi, che giustamente amano la velocità delle scelte, non potrebbero dare una spinta a questo provvedimento?

I SOLDI PER LE PISTE CICLABILI STANZIATI DAL MINISTERO –

Dopo il sì del Parlamento, si passerà all’esame dei progetti presentati da parte dei comuni che, sulla carta, potranno chiedere soldi per fare tante cose. Piste ciclabili, servizi di sharing (auto, moto e bici), sconti a chi va in autobus o in metro, programmi di formazione e sicurezza stradale, programmi come piedibus. Come al solito, e all’italiana: troppa roba, con pochi soldi. Considerando i comuni che faranno richiesta dei finanziamenti, possiamo dire che i 35 milioni stanziati dal ministero sono semplicemente briciole, ottime per fare annunci, ma non per modificare la realtà che tra l’altro segnala l’Italia come maglia nera in Europa per numero di morti in bici proprio per la scarsa sicurezza dei percorsi ciclabili. E segnala che mentre noi per tirare fuori 35 milioni di euro da distribuire tra migliaia di comuni, con una spartizione che si annuncia come una lotteria, la Francia ha fatto una legge nazionale che concede, con denaro contante, 0,25 centesimi a chilometro come incentivo a chi usa la bici per andare al lavoro, la Germania ha messo sul tavolo qualcosa come 100 milioni di euro solo per fare la prima autostrada delle biciclette in Europa. E così via. Con l’Italia a fare sempre la parte dell’ultima della classe quando si tratta, da parte della politica, di favorire il cambiamento dei nostri stili di vita e, in questo caso, della nostra mobilità.

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