Così in Puglia i malati di Alzheimer, i disabili e gli anziani sono curati e seguiti anche in un Centro di accoglienza all’avanguardia

La straordinaria esperienza della Fondazione Giovanni XXIII di Bitonto: servizi integrati con 115 posti letto e una "Stanza sensoriale" per il benessere psicofisico delle persone assistite.

Fondazione Bitonto anziani

Chi ama, cura. È questo il significativo slogan che caratterizza l’attività socio-assistenziale che la Fondazione “Giovanni XXIII” Onlus di Bitonto, in provincia di Bari, continua a svolgere con professionalità e spirito solidale nella sua struttura polifunzionale, comprendente la Residenza per anziani e il Centro per malati di Alzheimer, in cui vengono ospitate e curate le persone anziane e i disabili. 

La qualità dei servizi integrati sempre più all’avanguardia e un modello efficiente di accoglienza sono il fulcro di un programma lungimirante. Un impegno solidale e professionale che continua da oltre 150 anni. La mission è quella di curare e promuovere direttamente o indirettamente l’assistenza socio-sanitaria improntata, in un clima di autentica solidarietà, in favore delle persone svantaggiate, in particolare di anziani non autosufficienti e disabili che vengono curati con dedizione e competenza dagli operatori, per poter garantire le migliori condizioni di vivibilità sia sotto il profilo morale sia materiale. 

Fondazione Bitonto pazienti anziai non autosufficienti e malati Alzheimer

La Fondazione, coordinata dal direttore generale Nicola Castro, ha ottenuto dalla Regione Puglia il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale di tutte le sue strutture. <La Fondazione ispira tutta la sua attività ai principi della promozione integrale e della centralità dei bisogni della persona, alla quale si conformano le prestazioni e i servizi, umanizzando la cura e l’assistenza nello spirito autentico della solidarietà umana e cristiana – sottolinea Giovanni Procacci, presidente della Fondazione “Giovanni XXIII” – E’ un impegno costante e lungimirante per soddisfare con interventi sempre più articolati, flessibili e personalizzati i bisogni dei nostro ospiti, coniugando efficienza e professionalità nel rispetto della libera scelta e della soggettività degli utenti>.

FOTO 7 il presidente della Fondazione Giovanni Procacci
Nell’immagine: Giovanni Procacci, presidente della Fondazione “Giovanni XXIII”

La Residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti è dotata di 115 posti letto autorizzati (24 sono destinati ai malati di Alzheimer), di cui 106 sono in regime di accreditamento con la Asl di Bari. È un centro ultramoderno organizzato in 6 nuclei abitativi, di cui uno è dedicato esclusivamente ai malati del morbo di Alzheimer e demenze correlate allo stadio avanzato-severo della malattia. La Rsa che ospita persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali è attualmente contrattualizzata con la Asl per 18 posti letto.

Anche il Centro diurno integrato per non autosufficienti garantisce standard qualitativi elevati, con i suoi 30 posti dove sono accolte e seguite quotidianamente (dalle 9 alle 17, dal lunedì al sabato) persone colpite dal morbo di Alzheimer allo stato iniziale della malattia, affette da demenza associata o meno a disturbi del comportamento.

Un avamposto sociale molto importante è il Condominio solidale che consente ai residenti in situazioni particolari di poter vivere in modo autonomo, con la scelta facoltativa di essere coadiuvati nelle attività di vita quotidiana. È costituito da 8 mini appartamenti dotati di nuove tecnologie sensoristiche e di supporto in ambito domotico

Continua ad avere significativi riscontri sul piano operativo, il Centro di ascolto, informazione e orientamento. Si tratta di un servizio importante sul territorio, affidato a figure professionali di grande esperienza, che raccoglie i bisogni specifici emergenti delle famiglie in modo da poter individuare alcuni interventi mirati.

FOTO 5

Per svolgere un efficiente servizio di assistenza agli anziani, la Fondazione può contare sul personale qualificato (dirigenti, amministrativi, medici, operatori socio-sanitari, psicologi, terapisti e infermieri). Gli 87 dipendenti della Fondazione, che lavorano in sinergia anche con alcuni servizi esternalizzati, sono una preziosa risorsa da cui attingere per costruire un rapporto familiare, umano e solidale con i pazienti. La costante formazione professionale del personale è un altro caposaldo dell’attività socio-sanitaria, per essere sempre al passo coi tempi e assistere in maniera efficace e specializzata gli anziani. La Fondazione si avvale, inoltre, della preziosa opera dei volontari che intendono offrire il loro servizio, ispirandosi ai valori della solidarietà umana.

Anche per il 2024, l’ente ha ottenuto il massimo del riconoscimento – “3 Bollini RosaArgento” – dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere attribuito alle Rsa che garantiscono un’adeguata accoglienza e assistenza clinico-sanitaria.E nel mese di aprile dello stesso anno è stata inaugurata la “Stanza sensoriale” per favorire il benessere psicofisico degli anziani non autosufficienti ospiti della Rsa e nel Centro Alzheimer. La nuova struttura all’avanguardia è stata realizzata da “Mondo Snoezelen”, un progetto di HrCare di Padova. La filosofia Snoezelen è un approccio innovativo nato negli anni Settanta nei Paesi Bassi, basato sulla stimolazione multisensoriale in un ambiente controllato. Luci soffuse, suoni armoniosi, colori, profumi delicati e materiali tattili si combinano per creare uno spazio immersivo che favorisce il rilassamento e la comunicazione non verbale. Questo tipo di stimolazione è particolarmente efficace per le persone affette da demenza, una condizione che spesso compromette la memoria, l’orientamento e la capacità di esprimersi.

Leggi anche:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto