Eco-ansia: chi colpisce e come si riconosce

Le principali vittime sono i giovani tra i 16 e i 25 anni. Uno stress che interferisce negativamente con le loro vite

ECO-ANSIA

L’eco-ansia, o anche ansia climatica, è considerata una vera patologia, che colpisce in modo particolare le fasce di popolazione giovanile, tra i 16 e i 25 anni. Ci possono essere stati eventi estremi, con un’alluvione, un incendio o uno tsunami, ai quali si è partecipato, ma anche soltanto una particolare sensibilità ai temi del riscaldamento del pianeta e della crisi climatica.

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CAUSE

Tra le cause più frequenti dell’eco-ansia a parte la giovane età oppure la presenza diretta in occasione di un evento climatico negativo, ci possono essere anche altre componenti:

  • La tendenza a informarsi in modo eccessivo sui fenomeni ambientali e in particolare sul riscaldamento del pianeta e sull’emergenza climatica.
  • Il lavoro o l’attività da volontario in ambiti legati ai problemi ambientali
  • L’impegno da militante nelle battaglie ambientali

SINTOMI

L’eco-ansia ha sintomi precisi, come per esempio:

  • Nervosismo e ansia legati ai propri comportamenti in campo ambientale
  • Tendenza a censurare che non è allineato con i propri comportamenti ambientali
  • Ricerca ossessiva di stili di vita green
  • Difficoltà a prendere decisioni della propria vita, specie se collegate al futuro
  • Solastalgia, ovvero una condizione legata alla nostalgia per la perdita di un luogo o di un’atmosfera nella quale si era abituati a vivere.

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GIOVANI COLPITI DA ECO-ANSIA

Una ricerca pubblicata su The Lancet presenta una radiografia completa degli eco-ansiosi. La fascia di età più colpita è quella tra i 16 e i 25 anni; i paesi di provenienza sono in maggioranza quelli colpiti più spesso da eventi climatici estremi (Brasile, Filippine, India), ma la patologia si va diffondendo con numeri allarmanti anche in Europa. Il 60 per cento dei ragazzi intervistati nel corso della ricerca risultano molto preoccupati per il loro futuro, e la stessa percentuale non ha alcuna fiducia nelle azioni dei governi per contenere il surriscaldamento e la crisi climatica. 

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