Donne e Covid-19, molto più colpite degli uomini. Per il lavoro, le condizioni di vita e la violenza

La pandemia rende sempre più irrealizzabile l’obiettivo numero 5 dell’Agenda Onu sullo Sviluppo sostenibile, quello relativo alla parità di genere. In realtà il divario con il virus è in forte aumento

DONNE COVID

Quando ho letto che le donne sono state molto più penalizzate degli uomini dal Covid-19 confesso che non volevo crederci. Avevo dubbi. Poi sono andato a guardare i fatti nel merito, uno per uno, e le conclusioni sono davvero disarmanti.

DONNE COVID

La pandemia, in assenza di interventi mirati, non farà altro che allargare ulteriormente il divario tra uomini e donne, in tutti i campi, e trascinerà l’obiettivo numero 5 dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile, quello sulla parità di genere, nell’inferno dei sogni irrealizzabili.

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DONNE PENALIZZATE DA COVID 19

La prima botta da lockdown le donne l’hanno avuta sul lavoro. Partendo già molto svantaggiate. Ricordiamo, infatti, che nel mondo lavorano il 94 per cento degli uomini tra i 25 e i 54 anni, e il 63 per cento delle donne nella stessa fascia di età. Che cosa è successo con la pandemia? I licenziamenti sono bloccati, ma i contratti a termine stanno saltando e il lavoro autonomo è entrato in una zona ad alto rischio. Secondo una ricerca della Fondazione Studi consulenti del lavoro il 55,9 per cento dei posti perso in queste fasce riguarda proprio le donne. Quando poi finirà il blocco dei licenziamenti, saranno sempre le donne a subire i maggiori contraccolpi. E saranno loro a scontare il rischio di una caduta dei salari che già oggi, in Europa, presentano una differenza tra uomini e donne del 15 per cento. Con un paradosso: più le donne studiano e più aumenta il divario salariale con gli uomini.

Se un maschio laureato, infatti, guadagna il 32,6 per cento in più di un diplomato, per una donna laureata il divario è solo del 14,3 per cento.

DONNE PENALIZZATE DALLA PANDEMIA

Il secondo ambito nel quale le donne sono penalizzate dal Covid 19 è quello del lavoro domestico. Anche qui si parte da una disparità abissale: 4,1 ore al giorno di lavori domestici affidati alle donne; solo 1,7 ore agli uomini. Cura della famiglia, sia la propria sia quella di provenienza, lezioni a casa dei figli, precarietà sul lavoro: il coronavirus ha peggiorato le condizioni di vita del 52,5 per cento delle donne e solo del 45,2 per cento degli uomini. Altra differenza che cresce.

Infine il fronte della violenza, dal quale arrivano pessime notizie per le donne. L’Istat ha fatto alcuni calcoli sulla base delle chiamate tra marzo (inizio della pandemia) e ottobre al numero verde 1522 del Dipartimento Pari Opportunità. Risultato: le richieste di aiuto sono aumentate del 71,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato confermato anche dall’aumento delle chiamate ai Centri antiviolenza nell’ordine del 65,7 per cento.

Tirate le somme, e la conclusione è molto più che sconfortante. Le donne dal Covid- 19 sono colpite due volte. In quanto persone, con i rischi che condividono con gli uomini. In quanto madri, figlie, lavoratrici, con i rischi che hanno solo come donne.

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