DOGGY BAG A SCUOLA
La doggy bag è ormai realtà accettata, forse anche da noi in Italia. Impacchettare il cibo non mangiato al ristorante sta, anche se lentamente, entrando nella cultura degli italiani. I ristoranti, però non sono i soli luoghi dove il cibo è sprecato se non consumato. Le mense, infatti, soprattutto quelle scolastiche, sono spesso colpevoli di grandi sprechi alimentari. In Italia, infatti, lo spreco familiare di cibo ammonta a 11 kg l’anno, per un ammontare di 240mila tonnellate, che valgono ben 8,7 miliardi di euro. Nelle mense scolastiche si arriva al 50% di cibo sprecato, perciò le iniziative contro lo spreco alimentare all’interno degli istituti scolastici è di fondamentale importanza.
DOGGY BAG A SCUOLA – COMO
E’ per questo che, ormai da qualche mese, le scuole di Como forniscono ai propri alunni la famosa doggy bag. Se non mangiati, pane e frutta saranno insacchettati e portati a casa dagli scolari delle scuole elementari di Como – così come indicato da una mozione del consiglio comunale. Purtroppo, per ora, gli alimenti che potranno essere portati a casa sono, appunto, solo la frutta e il pane. Per le pietanze cotte occorrerebbe un abbattitore di temperature, per essere conformi alle norme igienico-sanitarie. Un macchinario ancora troppo costoso perché sia distribuito in tutte le mense scolastiche.
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DOGGY BAG A SCUOLA – MILANO
L’iniziativa, però, ha antenati recenti in Lombardia. Nella capoluogo Milano, infatti, alcuni istituti scolastici avevano iniziato con le doggy bag nelle loro mense già dal 2014, su un’iniziativa firmata da Milano Ristorazione, di Milano e Legambiente. Un gesto pionieristico che ha portato, a oggi, 82 scuole meneghine ad adottare la “schiscetta” a senso inverso: invece che metterci il pranzo dentro, da consumare in pausa su una panchina, si riempie con gli avanzi del pasto consumato in mensa.
DOGGY BAG A SCUOLA – PIEMONTE
Intanto, a pochi passi da Como, oltre il confine tra Lombardia e Piemonte, un’altra iniziativa gemella ha preso piede nelle scuole dei comuni di Arona e Oleggio Castello. 1200 doggy bag sono state distribuite tra gli studenti di quegli istituti, anche a quelli che non sono iscritti ai servizi della mensa. All’atto della consegna delle Good Food Bag – le hanno chiamate così in Piemonte – è accompagnato un momento formativo volto a sensibilizzare e a far prendere coscienza del valore del cibo e del non sprecarlo. A usare la Good Food Bag, inoltre, sono molte realtà sparse per tutto lo stivale. Alcuni esempi sono quelli delle scuole di Pesaro, Napoli, Vercelli e Follonica.
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