Dispersione scolastica, a Scampia denunciati 67 genitori di figli mai entrati in classe

La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del quartiere, dove intanto domina la camorra. In Italia uno studente su tre non termina le scuole superiori: record (negativo) europeo.

DISPERSIONE SCOLASTICA SCAMPIA –

Come al solito ci vogliono i Carabinieri, per educare i figli. Non bastano le famiglie, la scuola, la parrocchia. E così a Scampia, uno dei quartieri più caldi per il controllo della camorra, sono stati denunciati 67 genitori. Coprivano i figli, bambini e ragazzi in età compresa tra i 7 e i 16 anni, che non hanno mai messo piede a scuola, oppure si sono presi lunghi periodi di vacanze senza alcuna giustificazione. Eppure erano tutti regolarmente iscritti in istituti che, stando alle testimonianze del quartiere,
funzionano anche bene.

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EVASIONE SCOLASTICA –

L’evasione scolastica è un doppio spreco. Da un lato incentiva questi ragazzi a cedere alle seduzioni e al reclutamento dei clan, non a caso nei quartieri più a rischio malavita si registrano i massimi livelli del fenomeno. Dall’altro si privano intere generazioni di opportunità, perché senza una buona formazione non c’è lavoro.

E in Italia uno studente su tre non conclude il ciclo delle scuole superiori: un record (negativo) in Europa, dove la media è di poco superiore al 10 per cento con paesi, come la Germania, dove stiamo al 9 per cento. Ovvero la metà dell’Italia. Ecco i veri problemi della scuola italiana. Invece di andare a rincorrere fantomatici nuovi turni di scuola, con la possibilità già introdotta in molte scuole del Nord di andare tra i banchi anche il sabato, bisognerebbe concentrare gli sforzi per bloccare l’evasione scolastica. E sottrarre potenziali reclute alla malavita.

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