Come viaggiare cercando di ridurre l’impronta ecologica

Sia in occasione di uno spostamento di lavoro, sia quando arriva una vacanza (anche breve), tutti possiamo fare qualcosa di utile per noi, per l’ambiente e per la sostenibilità

Come viaggiare in autobus a prezzi super scontati

L’impronta ecologica, un importante indicatore che misura l’impatto delle attività umane sull’ambiente, in termini di quantità di risorse naturali necessarie per sostenere il nostro stile di vita, è particolarmente sotto pressione quando viaggiamo, sia per lavoro, sia per piacere. Eppure, proprio in occasione di un viaggio, possiamo fare tutti, e sempre, qualcosa che di fatto significhi, con semplicità e con leggerezza, un minore consumo di risorse naturali.

Il viaggio, e non solo quando si tratta di una vacanza, nel suo insieme è quasi sempre una scelta di libertà. Dal modo con il quale lo organizziamo e lo viviamo dipende anche il contributo, concreto e non virtuale, che possiamo dare al turismo e alla mobilità sostenibile, ovvero a comportamenti più rispettosi e utili per l’ambiente e per le persone. Il mezzo di trasporto, il bagaglio, le strutture dove dormire, i ristoranti per pranzi e cene: sono tutti tasselli di un mosaico che ognuno di noi può comporre, secondo i propri gusti e i propri desideri, sotto il segno della sostenibilità, evitando, durante i viaggi, sprechi inutili e dannosi. Ma nel calcolo di quella che si definisce “impronta ecologica” hanno il loro peso anche scelte che riguardano la parte più personale degli stili di vita: il desiderio del silenzio, la lentezza per godere davvero dei piaceri di un viaggio, il rispetto delle comunità locali che si vanno a incontrare.

I mezzi di trasporto

Tutti sappiamo che i treni e gli autobus, a parità di percorso, presentano decisamente meno emissioni di CO2 rispetto all’aereo. E allora perché non utilizzarli come prima scelta di un viaggio, in termini di mobilità, ogni volta che sia possibile senza particolari disagi? Stesso discorso per gli spostamenti verso le isole e le destinazioni marine: a volte l’uso del traghetto o della nave (pensiamo ai viaggi che durano una notte di navigazione) è più affascinante e piacevole del veloce viaggio in aereo o anche in aliscafo, e presenta un’impronta ecologica minore. Anche scelte di questo genere fanno parte della mobilità davvero sostenibile.

Come muoversi nei luoghi delle vacanze

Lo stesso discorso riguarda la mobilità nel luogo che abbiamo scelto come meta del nostro viaggio. Dove esistono mezzi pubblici, magari elettrici (nelle piccole località turistiche sono spesso la regola), usiamoli per i nostri spostamenti sul territorio. E ricordiamo che la bicicletta, come una semplice camminata, sono sinonimi di buona salute e benessere psico-fisico.

Il bagaglio leggero

bagaglio leggero

Muoversi da un posto all’altro, senza una serie di valigie, come se fossimo nell’Ottocento quando un viaggio per qualche centinaio di chilometri durava settimane se non mesi, presenta almeno due vantaggi. Il primo: si abbassano i costi, tenendo conto che ormai tutte le compagnie aeree fanno pagare a caro prezzo il bagaglio. Il secondo: il viaggio è più pratico e con meno rischi di disagi improvvisi. Viaggiando con un bagaglio a mano, leggero e capiente, quando si prende un aereo, per esempio, si evitano le attese ai nastri di consegna delle valigie negli aeroporti e i rischi del “bagaglio smarrito”.

Dove dormire

Abbiamo a disposizione, ovunque nel mondo e in particolare in Italia, una rete davvero infinita di alloggi, innanzitutto bed and breakfast e agriturismo, alcuni sono anche certificati, che possono vantare diverse pratiche sostenibili. Funzionano con energia da fonti rinnovabili, hanno molti spazi verdi all’esterno e un orto per l’auto-produzione, offrono prodotti tipici locali a chilometro zero. Se invece ci troviamo in un classico albergo, a prescindere dal numero delle stelle e dalla categoria, è importante fare piccoli gesti, preziosi ai fini dell’impronta ecologica del nostro viaggio: spegnere sempre le luci della camera e non lasciare acceso il condizionatore quando si esce, usare con razionalità l’acqua e gli asciugamani, senza privazioni eccessive, ma anche senza sprechi, facili da evitare.

Dove mangiare

Una buona abitudine dei viaggi sostenibili è quella di assecondare i piatti della cucina locale, senza fare forzature, come per esempio scegliere menù completamente disallineati dalla stagione della nostra vacanza. Anche in questo caso non c’è alcun sacrificio all’orizzonte: non esiste una città, un comune o un borgo, in qualsiasi regione italiana e nel mondo, dove non sia possibile mangiare in modo sano, piacevole, con prodotti tipici del territorio e senza subire il salasso di un conto immotivato.

Pochi rifiuti

Al mare come in montagna, in campagna come in collina, la regola aurea del turismo sostenibile è ridurre i rifiuti, e fare molta attenzione a dove si depositano. Siamo tutti informati dei danni della spazzatura di plastica, anche un semplice cotton fioc o una bottiglietta di acqua minerale, quando finiscono tra la sabbia, tra i fondali del mare, o lungo un sentiero di montagna. Non abbiamo scuse e alibi di nessun genere che possano giustificare una mancanza di attenzione, durante le vacanze, rispetto alla raccolta e allo smaltimento dell’immondizia. Il viaggio, qualsiasi sia, per lavoro o per piacere, è una buona occasione per abitarsi a ridurre i rifiuti.

Il silenzio e la lentezza

IMPORTANZA DELLA LENTEZZA2

Il piacere autentico di un viaggio è anche nella riscoperta di ciò che abbiamo perduto nel corso della nostra frenetica, e talvolta compulsiva, vita quotidiana: l’emozione del silenzio, la gradevole lentezza, la calma e la padronanza del tempo per essere meno stressati e riuscire a rilassarsi, godendoci tutte le bellezze, naturali, artistiche e storiche, che incrociamo durante il nostro viaggio.

Il rispetto dei luoghi

Banalmente: per un viaggio sostenibile, rispetto alla fauna e alla flora locali, basta l’esercizio del buon senso. Non è indispensabile essere ambientalisti ortodossi o membri di qualche associazione green. In montagna si seguono i sentieri segnalati e non si fanno avventure spericolate e rischiose; al mare non si raccolgono conchiglie o reperti di sabbia laddove è vietato; in campagna non si vanno a calpestare aree coltivate e non si raccolgono fiori se non è consentito. Rispetto a tutti gli animali, terrestri come marini, bisogna stare a distanza di sicurezza, senza disturbarli e spaventarli.

Il rispetto delle comunità locali

Quando si viaggia, la scoperta più importante non riguarda i luoghi, ma le persone che vivono nelle zone dove noi siamo solo ospiti paganti e provvisori. Accoglierle con empatia e con curiosità, senza essere ossessivi con la mania di scattare foto e fare video da mettere su Instagram o su Tik Tok trattando la gente del luogo come souvenir, tutti comportamenti da viaggiatori affetti da narcisismo, significa dare un senso più autentico e profondo al nostro viaggio sostenibile.

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