Come incide l’alimentazione di cani e gatti sulle emissioni di anidride carbonica? Quanto viene misurata la loro impronta ecologica? Ed è più inquinante il cibo degli animali domestici umido o secco?
CIBI PER CANI E GATTI EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA
Sono stati fatti diversi studi sull’impatto ambientale del cibo per cani e gatti. A partire da quello preparato in casa e dai classici croccantini. Una ricerca brasiliana molto recente, pubblicata su Scientific Reports , ha messo a confronto l’impronta ecologica di 938 diete di cani e gatti. I risultati finali sono stati sorprendenti. L’alimentazione di un cane di taglia media con il cibo umido determina emissioni pari a 6.500 chilogrammi di anidride carbonica all’anno; la stessa quantità di cibo, allo stesso animale domestico, a base di croccantini, vale invece 830 chilogrammi di anidride carbonica all’anno. Sette volte meno. Come si spiega questa differenza così netta? Secondo i ricercatori brasiliani la risposta sta nel fatto che il cibo umido è molto più ricco di proteine animali, e con questa caratteristica contribuisce in maniera decisamente maggiore alle emissioni di anidride carbonica.
LEGGI ANCHE: Cane e gatto: così possono convivere
IMPRONTA ECOLOGICA DI CANI E GATTI
Un’altra ricerca dell’università americana di Los Angeles, pubblicata sulla rivista Plos One, ha misurato in modo generale l’impatto ambientale dell’alimentazione di cani e gatti. E anche in questo caso i numeri sono piuttosto sorprendenti. Insieme, i due animali domestici producono 64 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, pari alle emissioni di oltre 13 milioni e mezzo di automobili. Non solo. Cani e gatti sono responsabili del 25-30 per cento dell’impatto ambientale legato al consumo di carne negli Stati Uniti.
COME GLI ANIMALI DOMESTICI MIGLIORANO LA NOSTRA VITA: