Indice degli argomenti
Che cosa sapere quando si cambia gestore
- Il cambio è gratuito
- Non bisogna dare alcuna disdetta al vecchio fornitore, se ne occuperà il nuovo
- Non sono previste modifiche negli impianti e dei contatori
- La continuità della fornitura di gas e luce è assicurata
- I tempi del cambio devono essere molto veloci: è un diritto del consumatore.
Quando conviene
- prezzo energia-gas
- costo fisso annuo
- stabilità del prezzo
- durata
- condizioni contrattuali
Per valutare l’effettiva convenienza di un cambio di gestore bisogna, essere ben informati innanzitutto leggendo bene e con attenzione la bolletta. E qui che si decide se esiste o meno un buon motivo per cambiare gestore.Allo stesso modo, per fare tutte le comparazioni del caso, potete, con calma, usare un comparatore indipendente (innanzitutto quello di ARERA, L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e poi quello di altri siti specializzati) per valutare le migliori offerte.
Quando non conviene
- il prezzo bloccato verso il basso del valore di mercato
- i costi fissi ridotti rispetto a tutti i suoi concorrenti
- alcune condizioni vantaggiose difficili da ritrovare nel momento del cambio di gestore.
La trappola delle offerte promozionali
- prezzo iniziale molto basso
- bonus di benvenuto
- sconti temporanei
Ma dopo 6–12 mesi:
- il prezzo sale
- gli sconti spariscono
- i costi fissi aumentano
In questo caso, un avventato cambio di gestore si è trasformato sicuramente in uno spreco di soldi che paghiamo con la bolletta.
Condizioni capestro
- vincoli di durata
- clausole di recesso
- obbligo di domiciliazione o bolletta digitale
- costi extra in caso di ritardi
Se cambiate gestore senza leggere bene, potreste ritrovarvi con costi imprevisti.
Cambiare spesso può danneggiare il consumatore
A volte una tariffa conviene proprio nel medio-lungo periodo (12–24 mesi).
Se la cambi dopo pochi mesi per inseguire una promozione, rischiate:
- di perdere la convenienza
- di passare a un’offerta meno stabile
- di accumulare aumenti progressivi.
I furbetti delle offerte
- aggiungono costi fissi alti
- includono servizi opzionali attivati automaticamente
- usano fasce orarie poco convenienti per te
Il risultato? Pagate più di prima, anche se la tariffa sembra economica.
La scadenza di fine anno
I cambi del gestore, quando ci sono le condizioni che li giustificano, vanno fatti comunque prima dell’arrivo del nuovo anno. C’è sempre qualcosa, a danno del consumatore, che cambia con l’anno successivo. Per esempio:il mercato tutelato per il gas è terminato già da qualche anno; chi non ha scelto un fornitore del mercato libero è passato automaticamente con offerte “in deroga” (spesso chiamate PLACET in deroga), per le quali è prevista una proroga fino al 31 dicembre 2025. Questo significa che, dopo quella data (o poco dopo, in base a decisioni successive), chi non avrà scelto un fornitore del mercato libero con un contratto specifico potrebbe trovarsi con condizioni non più standard o meno convenienti, oppure essere “spostato d’ufficio” su offerte meno trasparenti.
Leggi anche:
- Come risparmiare con il gas in casa
- Come risparmiare gas con la caldaia
- Come consumare meno gas in cucina
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.

