Vino senza alcol: caratteristiche, vantaggi e controindicazioni

Azzera i danni dell'etanolo. Ha meno calorie del vino tradizionale. Si digerisce più facilmente. Ma in compenso ha tanto zucchero e altri svantaggi

Vino senza alcol caratteristiche, vantaggi e controindicazioni

Quando si parla di vino senza alcol, o anche “vino dealcolato”, ci si riferisce a un fenomeno che sta impattando in modo molto significativo con l’universo dei consumi: il mercato mondiale di questo prodotto già vale 2,57 miliardi di dollari, e potrebbe triplicare entro i prossimi dieci anni.

Ma il vino senza alcol è anche associato, talvolta in modo furbo e strumentale, alla sostenibilità, per tutti i danni collegati all’etanolo. E in realtà il vino senza alcol azzera i rischi della sbornia, della guida in stato di ebbrezza, e inoltre ha meno calorie del vino tradizionale e si digerisce più facilmente. Ma è anche un vino che presenta alcuni svantaggi, non proprio sostenibili.

Come si prepara il vino senza alcol

È la Direttiva Europea 2021/2117 a stabilire regole e modalità di produzione e commercializzazione del vino dealcolato nell’Unione Europea.

Come viene prodotto? Il vino dealcolato si ottiene da un vino “vero” attraverso un processo di dealcolazione. Tre sono le tecniche, e quella dell’evaporazione sotto vuoto è la più semplice ed economica.

  • Il processo dell’evaporazione sotto vuoto prevede che l’alcol venga fatto evaporare in un ambiente sottovuoto. Sappiamo che l’alcol generalmente evapora intorno ai 78°C (ovvero ad una temperatura inferiore rispetto all’acqua). Grazie al sottovuoto la temperatura di evaporazione dell’alcol si abbassa a circa 30°C, e in questo modo non si va ad “intaccare” l’acqua. Ad una temperatura così bassa, il vino viene privato della parte alcolica ma non dei suoi aromi, che non vengono compromessi.
  • Un’altra tecnica, introdotta negli anni ’80 e piuttosto costosa, è quella dell’osmosi inversa, che prevede l’uso di una membrana di nanofiltrazione verso la quale il vino viene spinto ad alta pressione. E che permette di estrarre i composti aromatici e fenolici che vengono separati dalla bevanda prima della dealcolazione per essere preservati, e poi aggiunti nuovamente al vino a conclusione del processo.
  • Più recente – risale al 1991 – è la tecnica della colonna a coni rotanti. Una colonna sulla quale è posizionata una serie di coni fissi e coni rotanti che si alternano. Venendo versato dalla parte superiore della colonna, il vino cade su un cono fisso e uno rotante alla volta. Quando passa sui coni rotanti viene spinto verso le pareti della colonna, mentre l’alcol via via evapora e il vino che va a finire sul fondo della colonna ne esce dealcolato.

Caratteristiche

vino dealcolato
Foto di Markus Spiske via Pexels

Le caratteristiche che differenziano il vino senza alcol dal comune, sono stanzialmente queste:

  • Il vino dealcolato ha una concentrazione di alcol molto bassa o assente. La gradazione può variare, ma generalmente è inferiore allo 0,5% di alcol.
  • Nonostante la riduzione dell’alcol, il vino dealcolato cerca di mantenere il più possibile le caratteristiche organolettiche del vino originale, soprattutto aroma, gusto e profumi.
  • I metodi di dealcolazione moderni consentono di preservare i composti aromatici e fenolici che conferiscono al vino il suo profilo di sapore unico.
  • Il vino dealcolato viene generalmente percepito come più leggero e fresco, poiché l’alcol contribuisce a un gusto più rotondo e corposo, che nel vino senza alcol risulta attenuato.

Vantaggi

Naturalmente, il primo grande vantaggio del vino dealcolato è l’assenza (o la notevole riduzione) dell’alcol. Nonostante i falsi miti a riguardo, la correlazione fra il consumo di qualsiasi quantità di alcol e la salute è comprovata ormai da tempo da numerose evidenze scientifiche. Al di là di questo:

  • Il vino dealcolato è adatto a chi deve evitare l’alcol per motivi di salute, come le donne in gravidanza o chi presenta determinate condizioni mediche.
  • Può essere bevuto anche da chi deve mettersi alla guida, evitando così l’insorgenza di pericoli sulla strada o il rischio di essere multati.
  • È meno calorico del vino tradizionale perché la maggior parte del contenuto di calorie dipende proprio dall’alcol.
  • Mantiene un buon contenuto di polifenoli, in particolare di resveratrolo, nonostante la privazione dell’alcol.
  • Si può tranquillamente bere anche a stomaco vuoto.

Svantaggi e controindicazioni

Tuttavia, non è privo di svantaggi e controindicazioni.

  • L’alto contenuto di zuccheri, ad esempio, che spesso vengono aggiunti per renderne il sapore più gradevole.
  • In alcuni casi il contenuto di alcol, pur essendo solitamente inferiore allo 0,5%, può non essere nullo. Per alcune persone potrebbe comunque rappresentare un rischio.
  • Può  contenere più additivi, conservanti o coloranti rispetto ai vini tradizionali.
  • I vini dealcolati non possono essere classificati come Doc o Docg perché devono soddisfare determinati requisiti.

Come si usa

vino senza alcol tavola
Foto di Joao Sócola via Pexels

Il vino dealcolato può essere utilizzato come alternativa al vino tradizionale in vari contesti. Può essere gustato come aperitivo o sorseggiato come accompagnamento ai pasti. In cucina si può sfruttare nella preparazione di risotti, salse e marinature. Può anche essere utilizzato come base per cocktail analcolici. Basta miscelarlo con succhi di frutta o acqua frizzante. Nulla vieta di usarlo come ingrediente nelle ricette dolci, dalle pere al vino alle torte. Si può usare anche per preparare il vino all’arancia.

Chi può bere il vino senza alcol

Possono berlo praticamente tutti, dagli astemi alle donne in stato interessante o che stanno allattando. Chi deve guidare (per evitare gli effetti dell’alcol sulla capacità di concentrazione), chi deve evitare gli alcolici per motivi di salute o di credo religioso, chi sta assumendo dei farmaci che possono interferire con l’etanolo.

Tuttavia, è fortemente sconsigliato ai bambini e agli adolescenti. Non perché comporti dei rischi per la loro salute ma per scongiurare la possibilità che un’abitudine di questo tipo possa, nel tempo, portare al regolare consumo di bevande alcoliche e alla loro dipendenza.

Dove si trova e quanto costa

Il vino dealcolato è facilmente reperibile sia online che presso punti vendita fisici quali cantine ed enoteche. Anche alcuni supermercati selezionati iniziano a includerlo nella loro offerta, anche se la disponibilità attualmente può non essere particolarmente vasta. Una curiosità: in Italia, precisamente sulle colline del Monferrato, è nato il primo spumante alcol free.

I prezzi variano in base al formato e al produttore. Indicativamente, una bottiglia da 750 ml può costare tra i 10 e i 15 euro.

Come si conserva

Il fatto di non contenere alcol lo espone ad un maggiore rischio di deterioramento. Per rallentarlo quanto più possibile, il vino dealcolato si conserva in un luogo fresco, buio e mantenendo una temperatura costante. A queste condizioni può durare da 6 mesi a un anno.

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Foto copertina di Valeria Boltneva via Pexels

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