Trenitalia concede il silenzio solo a chi viaggia in prima classe

Eliminata la carrozza silenziosa per i passeggeri della seconda classe. Una singolare discriminazione che crea viaggiatori di serie A e di serie B

Il silenzio è d’oro. E sui treni di Trenitalia se lo fanno pagare a caro prezzo, creando un’odiosa discriminazione tra passeggeri di serie A e di serie B.

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TRENITALIA CONCEDE IL SILENZIO SOLO A CHI VIAGGIA IN PRIMA CLASSE

Fino a poco tempo fa, nei treni ad alta velocità esisteva un servizio molto utile per i consumatori: la carrozza silenzio. Il cliente poteva scegliere un posto in un vagone dove era vietato l’uso di cellulari e le conversazioni ad alta voce. Bisognava stare zitti. A beneficio di chi ne approfitta, durante il viaggio, per riposare, leggere o anche lavorare in modo concentrato. Usiamo il verbo passato perché questo servizio, previsto sia per la prima sia per la seconda classe, in modo del tutto immotivato è stato eliminato proprio in seconda classe. Come dire: se non paghi, o se non appartieni alla cerchia dei viaggiatori abituati a fare biglietti di prima classe, non hai diritto alla tua fetta di silenzio. E magari ti devi sorbire le urla di qualche passeggero maleducato che parla al telefono urlando. Strano criterio, quello adottato dai dirigenti di Trenitalia, che tra l’altro sembrano dimenticare chi è il loro azionista di riferimento. Lo Stato, ovvero i cittadini. Tutti, senza distinzioni.

(Credits immagine di copertina: Feel good studio/Shutterstock.com)

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