Singapore contro lo spreco di acqua: si cattura quella piovana e si ricicla quella usata

Impianti per pescare ogni giorno 400 milioni di litri di acqua dal mare e desalinizzarla. Perfino l’acqua degli scarichi dei bagni, grazie ai raggi ultravioletti, diventa potabile

SISTEMI DI RICICLAGGIO ACQUA –

Singapore è una città modello nella lotta agli sprechi di acqua. Dovendola importare l’acqua dalla Malesia, con enormi costi in termini di bolletta energetica e di inquinamento, gli amministratori locali della metropoli hanno fatto una scelta radicale. Meno sprechi, e più auto-produzione.

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CONTRO GLI SPRECHI IDRICI A SINGAPORE –

Così, in pochi mesi, sono entrati in un funzione due grandi impianti di desalinizzazione che ogni giorno pescano dal mare e mettono nel circuito dell’acquedotto urbano la bellezza di 400 milioni di litri di acqua. Tutti a disposizione degli usi domestici.

Inoltre a Singapore ci sono impianti, molto sofisticati da un punto di vista tecnologico, che catturano l’acqua piovana, e riciclano quella già utilizzata, per ottimizzare i consumi. E attraverso un sistema di filtri ultravioletti, diventa potabile perfino l’acqua degli scarichi dei bagni. Ai cittadini, poi, si chiedono specifiche azioni civiche, ispirate al buonsenso e al contrasto degli sprechi. Per esempio: ridurre il numero dei lavaggi delle auto, e anche l’uso dell’acqua potabile per innaffiare i giardini. L’obiettivo è una metropoli più intelligente e meno sprecona.

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