Americani spreconi

Americani spreconi, il lato oscuro di un grande popolo di sognatori

I consumi valgono il 75 per cento del pil, forse per questo negli Stati Uniti consumo è uguale spreco. Un libro racconta, con ironia, perfino le fissazioni degli americani spreconi. Non sanno vivere senza ghiaccio. Oppure senza avere riscaldamento d'inverno e condizionatori d'estate che girano a palla.

AMERICANI SPRECONI

Gli americani sono un grande popolo, sicuramente. Hanno sempre una visione positiva della vita, riescono a sognare comunque, a pensare in grande, a fare in grande. E per questo gli Stati Uniti sono il regno delle opportunità, delle occasioni, che possono arrivare sempre a tutti.

Ma gli americani diventano fragilissimi, e non più invidiabili, quando si tratta di consumi. Ovvero di quella componente essenziale della loro ricchezza nazionale da soli, infatti, i consumi valgono qualcosa come il 75 per cento del pil americano. E anche per questo, in America consumo uguale spreco.

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NOTIZIE DA UN GRANDE POPOLO BILL BRYSON

Un vecchio libro, Notizie da un grande popolo, di Bill Bryson, appena ripubblicato dalla casa editrice Guanda, racconta con molta precisione, mista a leggerezza ed ironia, questo lato oscuro dell’America. Ovvero, quanto gli americani siano e continueranno ad essere, per abitudine o per necessità, non conta molto, un popolo di spreconi.

Bryson entra nella narrativa di un popolo che si dimostra sprecone, eccessivo, finanche nei piccoli comportamenti, nelle più minute abitudini di vita quotidiana. Per esempio, gli americani non possono rinunciare al ghiaccio, sempre e comunque, estate e inverno. Così come non possono rinunciare ad avere case gelate d’estate, con i condizionatori che vanno a palla, e bollenti d’inverno, quando spingono a tutto gas gli impianti di riscaldamento.

Un popolo di spreconi, che sullo spreco ha costruito un’economia e uno stile di vita. Secondo un lato oscuro che certo non ci convince e che facciamo un grande errore ad imitare in modo spesso maldestro.