Il ferro da stiro viene considerato uno dei piccoli elettrodomestici che consuma più energia, e questo per la sua potenza molto alta, generalmente tra 1.800 e 2.500 watt. In media, un ferro da stiro consuma tra 1 e 2,5 kWh per ogni ora di utilizzo.
Ma su questa media, che poi si traduce in una spesa in bolletta, contano e diventano determinanti alcuni elementi utili per abbatterla: l’uso del ferro da stiro, i tempi di utilizzazione (non bisogna stare sempre a stirare e piuttosto è importante concentrare l’attività in uno specifico arco di tempo), il modello che si sceglie, visto che la tecnologia ha fatto progressi preziosi anche ai fini del risparmio energetico.
Per ridurre il consumo di corrente del ferro da stiro è fondamentale:
- Preparare tutto prima di iniziare: l’acqua, il tavolo, le grucce e quanto serve per stirare. Una partenza ordinata consente di non sprecare tempo, e quindi consumi.
- Non fare pause, una volta presa la decisione di stirare: fanno disperdere calore.
- Spegnere il ferro appena si è terminato di stirare e non si usa più.
- Staccare la spina qualche minuto prima di aver terminato: il ferro è ancora caldo e funziona benissimo senza ulteriori consumi di corrente.
- Iniziare con i capi che richiedono temperature basse, e andare avanti successivamente con quelli che invece hanno bisogno di temperature più alte, come per esempio il cotone e il lino.
Il consumo del ferro da stiro è strettamente correlato al modo con il quale si usa e al tempo durante il quale è acceso. Anche in questi casi bastano pochi e semplici accorgimenti per evitare sprechi e ottimizzare l’uso del ferro da stiro.
- Non è necessario stirare tutto: ci sono capi, dai pigiami agli asciugamani, a diversi tipi di magliette, solo per fare degli esempi, che non hanno bisogno di stirature continue. Basta asciugarli e piegarli bene.
- Si risparmia tanto, rispetto al consumo del ferro da stiro, se l’attività viene concentrata in sessioni uniche. Stare sempre ad accendere e spegnere il ferro da stiro si traduce in uno spreco enorme di corrente, e anche in una eccessiva perdita di tempo.
- Evitare di stirare sempre con la temperatura massima: non serve ai fini del risultato finale e può anche essere controproducente.
- Sfruttare il vapore per rendere la stiratura più efficace e meno dispersiva.
- Mantenere il ferro da stiro sempre pulito. Questo piccolo elettrodomestico è uno di quelli che più risente dei danni del calcare che si va ad accumulare con estrema frequenza. Un ferro da stiro bene pulito e senza calcare non solo riesce a funzionare meglio, ma innanzitutto consuma meno energia.
- Un piccolo accorgimento, sicuramente utile, è quello di rendere i capi leggermente umidi, magari usando uno spruzzino: in questo modo stirare diventerà più facile e più veloce.
L’offerta di ferri da stiro sul mercato è molto ampia, e ci sono svariati modelli che possono utilizzare tecnologie diverse, dal vapore alla caldaia separata. Un modello efficiente, moderno, aiuta a ridurre il consumo di energia, anche rispetto alle esigenze che di volta in volta possono variare. Un esempio: il ferro da stiro a caldaia separata è più efficiente per le stirature lunghe. Il consiglio è di scegliere sempre modelli ad alta efficienza e basso consumo, forniti di un sistema di spegnimento automatico che consente di evitare di tenere il ferro acceso quando non serve.
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