Pinguecola e pterigio: le differenze e come si curano

Entrambe escrescenze benigne, ma la prima cresce sulla parte bianca dell’occhio, mentre la seconda si può estendere alla cornea. E danneggiare la vista

Pinguecola e pterigio

Pinguecola e pterigio sono due escrescenze, piuttosto comuni, che si formano sulla superficie oculare. Hanno anche cause e sintomi piuttosto simili, ma profonde differenze. Innanzitutto, la pingueola è una formazione degenerativa benigna che cresce nella parte bianca dell’occhio e difficilmente ha un impatto sulla vista; lo pterigio, invece, è un’escrescenza fibrovascolare della congiuntiva esposta all’aria, che può invadere la cornea, causare astigmatismo e ridurre la qualità visiva. 

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Differenze

Altre differenze importanti sono: la pingueola, che più spesso compare sul lato nasale dell’occhio, si presenta come un’escrescenza giallastra di fibre degenerate. Cresce solo sulla congiuntiva sclerale e se si infiamma può causare bruciore e irritazione oculare. Lo pterigio ha l’aspetto di un triangolo ed è un’escrescenza di tessuto fibrovascolare, si forma sulla congiuntiva, ma può anche estendersi e coprire, in parte, la cornea. Quando arriva ad intaccare la cornea, può causare astigmatismo, riduzione della vista e la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. La pinguecola può aumentare di volume e, con il suo colore, creare un problema estetico, ma non aggredisce e non sovrasta il tessuto della cornea e non aderisce ai piani sottostanti, creando problemi di vista. Lo pterigio il cui nome deriva dal greco pterugion (ovvero piccolo insetto), invece, tende a espandersi aumentando di superficie, fino a invadere la cornea. In quel momento la cornea perde trasparenza e regolarità, per cui la visione si altera e si limita, come la percezione degli oggetti, le immagini, i colori e i contorni. Questa è una malattia che non regredisce spontaneamente ma anzi tende ad avanzare in modo progressivo.

Cause

Le cause della pingueola e dello pterigio sono abbastanza simili, e riconducibili alle stesse matrici. In particolare:

  • Lavori all’aperto, specie in ambienti polverosi e secchi
  • Secchezza ocularecronica
  • Congiuntivite
  • Esposizione prolungata alla luce solare
  • Vento e intemperie
  • Invecchiamento

Sintomi

Tra i sintomi più evidenti della pingueola e dello pterigio ci sono:

  • Irritazione e secchezza dell’occhio colpito
  • Rossore
  • Sensazione di un corpo estraneo nell’occhio
  • Riduzione della qualità della visione (nel caso dello pterigio se invade la cornea)

Diagnosi

Il primo passo per arrivare a una diagnosi è una visita, in presenza di lesione sospette, sul bulbo oculare, da parte dell’oculista. La diagnosi di pingueola e pterigio viene fatta osservando l’occhio con una lampada a fessura, un microscopio che consente di osservare i tessuti oculari. La diagnosi dello pterigio può essere fatta, dopo la visita dell’oculista, con la topografia corneale, l’OCT del segmento anteriore, la conta endoteliale, ovvero un esame dello strato più profondo della cornea. 

Cure

Non c’è bisogno di sprecare soldi con inutili medicinali: nel caso della pingueola si tratta di una lesione benigna che non ha bisogno di alcun trattamento e soltanto in casi eccezionali ha bisogno di essere rimossa con un piccolo intervento chirurgico. Se ci sono problemi di irritazione e secchezza degli occhi, si può ricorrere alle lacrime artificiali. Nel caso dello pterigio la situazione è diversa, anche perché se si estende alla corneainterferisce con la visione. Da qui la necessità di una terapia a base di lubrificanti artificiali e colliri cortisonici, e la possibilità di un intervento chirurgico se l’escrescenza ha invaso la cornea, procurando astigmatismo e intaccando la visione. L’intervento chirurgico per lo pterigio è mininvasivo, e prevede l’asportazione dell’escrescenza e la ricostruzione del tessuto con un lembo di congiuntiva sana.  Successivamente si può procedere alla correzione dell’astigmatismo con il laser a eccimeri. 

Prevenzione

Anche per la prevenzione, le regole da seguire, poche e semplici, possono valere sia per la pingueola sia per lo pterigio.

  • Evitare eccessive esposizioni ai raggi ultravioletti e al sole, specie nelle ore più calde, e senza protezione
  • Indossare occhiali da soledi buona qualità
  • Indossare cappelli con visiera
  • Ai primi sintomi instillare alcune gocce di lacrime artificiali, lubrificanti e antinfiammatorie
  • Evitare l’esposizione a vento, sabbia, polline e fumo 

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