Pillole per perdere peso, uno spreco inutile. Per dimagrire bastano dieta e attività fisica

Il mercato dei medicinali e degli integratori che promettono miracoli in materia di peso è in continua espansione. Promesse che valgono zero: dopo la cura, in poco tempo si torna come prima
pillole per dimagrire

In Brasile, e in buona parte del Sud America, sono tutti pazzi per il Saxenda, il medicinale prodotto dalla multinazionale danese Novo Nordisk, che promette il miracolo di dimagrire in pochi giorni solo grazie a qualche punturina. Si somministra, infatti, una volta al giorno, con iniezione sottocutanea nella coscia, nella parte superiore del braccio o nell’addome.

PILLOLE PER PERDERE PESO

Il boom del prodotto è legato al fatto che gli obesi in Sud America hanno superato la soglia dei 200 milioni: tra le cause del fenomeno ci sono la cattiva alimentazione, i consumi alle stelle di “cibo spazzatura”, poca attività fisica, riluttanza a uscire di casa per non essere vittime di aggressioni. A quel punto, il problema del sovrappeso si immagina di risolverlo con questa cura-lampo che non costa meno di 150 dollari.

La pillola Saxenda, dopo molte polemiche, è stata approvata anche in Europa, nel 2015, fermo restando l’obbligo della prescrizione medica e le varie controindicazioni che vanno da nausea e vomito fino a un affaticamento del cuore.

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PILLOLE PER DIMAGRIRE

In realtà l’industria dei farmaci per dimagrire diventa ogni giorno più ricca, con due tipologie di prodotti che dominano il mercato. I medicinali, che si possono trovare solo in farmacia; gli integratori, che invece si acquistano in qualsiasi erboristeria, online e sempre nelle farmacie.  La legge in Italia consente l’uso di due soli principi attivi, la sibutramina e l’orlistat: ma nonostante questa limitazione la corsa all’illusione della pillola che fa miracoli e consente di dimagrire in poco tempo, è sempre più frequentata.

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PILLOLE DIMAGRANTI: TUTTI GLI SPRECHI

Ci sono almeno tre aspetti che identificano i medicinali anti-peso come una fonte di enormi sprechi, talvolta abbinati anche a qualche rischio per la salute. Primo aspetto: il dimagrimento con le pillole è sempre solo temporaneo. Se parlate con un qualsiasi medico onesto o con un bravo dietologo, vi spiegherà come i medicinali per perdere peso funzionano nel breve periodo. Ma con la stessa velocità, una volta finiti di assumere, il paziente torna a riprendere il suo peso. E si ritrova al punto di partenza.

Secondo punto: dimagrire è una legittima aspettativa, specie in società abitate da popolazioni sempre più a rischio obesità. Contano fattori estetici, e anche igienico-salutari, in quanto il sovrappeso è uno sforzo per il nostro organismo che può complicare il funzionamento di diversi organi. Ma perdere peso non è una strada che si può percorrere con la furbizia delle scorciatoie. È un percorso obbligato, che riguarda tutti coloro i quali hanno la buona intenzione, e dunque la forza di volontà, di misurarsi con questo obiettivo.

Chi vuole dimagrire deve avere una dieta sana, equilibrata e continuativa. E deve fare un’attività fisica coerente con gli obiettivi che intende raggiungere, e comunque mai sotto un certo livello di sforzo. Da qui non si scappa, e non è che una siringa accorcia la tabella di marcia. Anzi, proprio per le illusioni che crea, potrebbe allungarla.

Terzo aspetto: un conto è il desiderio di dimagrire, altra cosa è l’ortoressia. Il disturbo che colpisce le persone ossessionate dal cibo, che hanno un atteggiamento maniacale nei confronti dell’alimentazione e della propria forma. In fondo, questa mania per le pillole dimagranti è un parente stretto dell’ortoressia. Ed entrambi sono sintomi di stili di vita poco sostenibili.

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