Rischi, effetti collaterali e controindicazioni del semaglutide usato per dimagrire

A parte i problemi gastrointestinali, ci sono i primi studi sui danni ai reni e al pancreas, e sui possibili problemi per gli occhi. Inoltre, se il semaglutide si sospende, si riprende subito peso

Semaglutide
Il semaglutide, diventato ormai a tutti gli effetti “il medicinale per la magrezza”, è sempre più di moda: nel 2024 l’Agenzia italiana del farmaco ha registrato un aumento del 78,7 per cento, rispetto allo scorso anno, delle vendite private dei medicinali che hanno alla loro base il semaglutide, nati per il trattamento del diabete e dell’obesità, ma sempre più usati impropriamente per perdere peso. Ma con il boom delle vendite, aumentano anche i dubbi, sollevati anche da significative ricerche scientifiche, sui possibili danni, sulle controindicazioni e sugli effetti collaterali dell’uso del semaglutide per dimagrire.
 

Problemi ai reni e al pancreas

I ricercatori della Washington University, negli Stati Uniti, in uno studio pubblicato su Nature Medicine, ricordano che ormai  un americano su 8 sta prendendo o ha già preso uno dei medicinali a base di semaglutide, che agisce come un agonista del recettore gip-1, un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina.
 E da qui i ricercatori sono partiti per realizzare un’indagine su 2 milioni di persone in cura con questa sostanza. Mentre da un lato si abbassano i rischi di malattie cardiovascolari, dall’altro lato, però,  si segnalano possibili problemi  a livello dei reni e del pancreas che si aggiungono a quelli già noti di natura gastrointestinale.

Problemi gastrointestinali

Alcuni effetti collaterali del semaglutide ormai sono noti, come la diarrea, la nausea, il vomito e la stanchezza), mentre ancora si sa molto poco sulle interazioni con altri medicinali e sui rischi dell’uso del semaglutide in gravidanza e durante l’allattamento.

Dimagrimento eccessivo e alterazione del metabolismo

Secondo le prime indagini su pazienti che assumono il semaglutide per perdere peso, e secondo alcuni medici esperti, come il professore Angelo Avogaro, presidente della Società italiana di diabetologia, questa sostanza,  utilizzata da parte di chi è sano e non ha problemi collegati al diabete,  può portare a un dimagrimento eccessivo, con una perdita significativa della massa muscolare e con uno stravolgimento del metabolismo, che a lungo andare può generare serie alterazioni metaboliche.

Problemi agli occhi

L’Agenzia europea per il farmaco (Ema) ha aperto un’inchiesta per verificare se il semaglutide possa danneggiare gli occhi. In particolare, con il suo uso viene registrato un aumento del rischio di una rara patologia oculare chiamata neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (Naion). L’Ema ha spiegato che il Comitato per la sicurezza (Prac) ha avviato questa revisione dopo aver ricevuto segnalazioni legate a una possibile correlazione con la Naion, basate su due studi osservazionali recenti. Tuttavia, altri due studi non hanno evidenziato un aumento del rischio. Che cosa sia esattamente il Naion, e quali sono i rischi per gli occhi, lo potete leggere in questo articolo.
 

Dipendenza dal semaglutide

Per il momento non si può parlare di una vera e propria dipendenza da questo farmaco, come avviene nel caso di altri medicinali.

Ma una cosa è certa: la sospensione dei medicinali a base di semaglutide può portare a riprendere peso.

Questo succede perché:

  • l’appetito torna ai livelli normali.
  • il metabolismo può rallentare durante il periodo di utilizzo.
  • il farmaco con il semaglutide non modifica in modo permanente i meccanismi della fame.

Come si somministra il semaglutide

Il semaglutide, con i medicinali che lo contengono,  si somministra attraverso delle iniezioni sottocutanee nell’adipe addominale. Non deve essere preso per via endovenosa o intramuscolare. La dose, in genere, è di 0,25 milligrammi a settimana, e dopo quattro settimane si può passare a 0,5 milligrammi. Ma mai andare oltre i 2 milligrammi a settimana. Intanto avanza una novità che farà crescere ancora di più il mercato del semaglutide per dimagrire: la versione in pillole che ormai si affianca a quella, più scomoda e fastidiosa, delle iniezioni. E con la versione in pillole, mano a mano che si diffonde, ci saranno sicuramente ulteriori controindicazioni ed effetti collaterali, anche perché questo significherà, per molte persone, un aumento del consumo del semaglutide, nella speranza di dimagrire “a colpi di pillole”.

Quali sono e quanto costano i farmaci a base di semaglutide in Italia

I farmaci a base di semaglutide più diffusi in italia sono:

  • Ozempic fiale
  • Rybelsus pillole
  • Wegovy fiale

Una fiala di Ozempic costa  circa 180 euro;  con Wegovy si parte da 220 euro: questi prezzi variano, ovviamente, sulla base del dosaggio. Le pillole di Rybelsus, invece si pagano circa 500 euro per una confezione di 30 pillole da 5 mg. Tenuto conto che si tratta di una terapia, quella per dimagrire, che prevede una fiala a settimana per alcuni mesi, e anche per più di un anno, potete fare i conti dei costi di questa speciale cura dimagrante. I farmaci a base di semaglutide, utilizzati al di fuori delle prescrizioni per  le cure diabetologiche, non sono rimborsabili  da parte del Servizio Sanitario nazionale, e dunque non è previsto alcun contributo.

Leggi anche:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?