Perché è utile il volontariato ambientale organizzato con l’azienda dove si lavora

Vantaggi per tutti: dipendenti, comunità sul territorio e azienda. L’effetto contagio che stimola la partecipazione alla vita pubblica nei luoghi dove si vive

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Secondo gli ultimi dati dell’Istat, in Italia ci sono 4,7 milioni di persone che svolgono un’attività di volontariato (sono pari a circa il 9,1 per cento della popolazione) e cresce la percentuale di quanti scelgono un ambito di impegno legato ai temi ambientali.

All’interno di questo universo, una componente importante è rappresentata dalle aziende che, con diverse modalità, incentivano e accompagnano esperienze di volontariato ambientale da parte dei loro dipendenti. Si va dalla pulizia di parchi, boschi, fiumi e spiagge fino alla tutela della biodiversità; dalla cura del verde a iniziative di supporto alle associazioni impegnate nella difesa e nella cura dell’ambiente.

I vantaggi del volontariato ambientale sono a beneficio di tutti gli interessati. i dipendenti, i cittadini delle zone dove si interviene, la stessa azienda.

I vantaggi per i dipendenti

Quando ci si impegna in un’attività di questo genere diventa quasi automatica una crescita della propria consapevolezza non solo e non tanto sulle tematiche strettamente ambientali, ma anche sul senso civico e sugli stili di vita. Facciamo due esempi. Raccogliendo i rifiuti, anche soltanto lungo un marciapiede, è facile rendersi conto di quanti danni possa causare un semplice mozzicone spento impropriamente in questa parte degli spazi urbani comuni. Osservando l’enorme quantità di plastica che compone la somma della spazzatura che poi viene raccolta, e non sempre riciclata e riutilizzata, è più facile maturare l’idea che, nei nostri stili di vita, abbiamo bisogno comunque di ridurre il consumo della plastica.

I vantaggi per la comunità

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I benefici del volontariato ambientale non si fermano alla cura e alla sistemazione di spazi condivisi, con vantaggi per tutte le comunità che li popolano e li vivono. Cresce anche il rapporto, e la responsabilità, tra le comunità locali e il territorio, mentre viene così stimolata una forma concreta di cittadinanza attiva, di partecipazione alla vita di questi luoghi: la strada dove si vive, il condominio, il quartiere, la città. Inoltre, il volontariato ambientale facilmente crea un “effetto contagio” e stimola, attraverso l’osservazione dei risultati di ciò che fanno gli altri, un impegno diretto di tutti e di ciascuno.

I vantaggi per l’azienda

Ogni azienda può dare un contributo importante al benessere sul proprio territorio di riferimento, e le esperienze di volontariato aziendale vanno proprio in questa direzione. Inoltre, il clima generale, all’interno della società, tende a migliorare, in quanto condividendo esperienze di volontariato, i dipendenti vedono anche crescere il loro senso di appartenenza e di orgoglio verso l’azienda. Anche perché questa esperienza favorisce uno spirito di collaborazione, persino tra persone che lavorano in reparti completamente diversi. Infine, anche se si tratta di piccoli gesti che però sommati hanno un loro significativo valore, favorendo il volontariato ambientale dei propri dipendenti, l’azienda dimostra un impegno concreto, e non soltanto a parole o con qualche annuncio, nella responsabilità sociale e ambientale (ESG).

L’esperienza di Enel

Enel è un esempio di grande azienda che ha puntato in modo deciso sul volontariato ambientale da parte dei propri dipendenti: soltanto nel 2025, grazie all’impegno dei volontari Enel, sono state raccolte oltre 3 tonnellate di rifiuti: 2,5 tonnellate di indifferenziato, 424 chilogrammi tra vetro e metalli, 229 chilogrammi di plastica e 23 chilogrammi di carta. Numeri significativi che evidenziano quanto ancora il tema della corretta gestione dei rifiuti sia urgente, ma che al tempo stesso testimoniano l’efficacia delle attività di Clean Up e il loro impatto concreto sul territorio.

Le giornate dedicate alla pulizia sono state numerose e distribuite in diverse regioni italiane. Con Legambiente sono stati organizzati sette appuntamenti tra Park e Beach Litter, nelle città di Cagliari, Roma, Torino, Viterbo, Palermo, Napoli e Bari. Con Plastic Free, invece, sono state realizzate quattro iniziative lungo i corsi d’acqua di Roma, Firenze, Foggia e Pescara, in zone particolarmente esposte all’accumulo di plastica e materiali abbandonati. A queste attività si aggiungono cinque giornate di riqualificazione urbana: a Milano, Rende (Cosenza) e Catania con Legambiente, e a Roma — presso la comunità Borgo Don Bosco — e a Grottaferrata, con un intervento presso la Cooperativa Capodarco in collaborazione con la società AzzeroCO2, all’interno della campagna EnergyPOP.

Le iniziative di Clean Up, insieme ai progetti di riqualificazione, rafforzano il legame tra Enel e i territori, promuovendo un modello collaborativo che unisce imprese, associazioni e cittadini e dimostra quanto la cooperazione tra settore privato e non profit possa generare risultati concreti, favorendo una maggiore consapevolezza ambientale e contribuendo alla costruzione di comunità più sostenibili. Si tratta di un percorso pienamente in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, che indicano nella tutela degli ecosistemi, nella riduzione dell’inquinamento e nella partecipazione attiva dei cittadini elementi fondamentali per uno sviluppo realmente sostenibile.

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